Gli studenti sardi sul podio del concorso mondiale di Facebook - LinkOristano
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Gli studenti sardi sul podio del concorso mondiale di Facebook

Premiato il team dell'Università di Cagliari

Gli studenti sardi sul podio del concorso mondiale di Facebook
Premiato il team dell’Università di Cagliari

Foto Università Cagliari

Alla sfida mondiale lanciata dal popolare social network si sono presentati 150 gruppi di ogni nazionalità: meglio degli studenti dell’Università di Cagliari hanno fatto solo le squadre libanese (primi classificati) e belga (secondi). Tra i primi a congratularsi con gli studenti sardi, l’Ambasciata italiana negli Stati Uniti.

Il gruppo che – con il professor Rossi – ha presentato ieri il progetto a Washington è formato da Alessia Dessalvi, Giulia Tumatis, Giulia Marogna, Luciana Ganga e Ema Kulova. Gli altri studenti del team sono Claudio Pitzalis, Jacopo Lussu, Pier Andrea Cao, Lucia Corrias e Alessio Zuddas. Da oggi – insieme ai gruppi libanese e belga – gli studenti vincitori, che grazie al terzo posto si sono aggiudicati un premio di mille dollari, seguiranno un programma di visite del Dipartimento di Stato americano, l’International Visitor Leadership Program, e visiteranno varie istituzioni e think thank a Washington, New York e San Francisco, tra cui il quartier generale di Facebook.

La scheda. #ReAct è: Re= Rigettare, opporsi ad ogni forma di estremismo e violenza; A= awarness, ovvero la consapevolezza che vogliamo trasmettere al nostro pubblico attraverso l’informazione; C= courage, coraggio di contrastare l’estremismo, i pregiudizi e i luoghi comuni contro gli immigrati; T= tolerance, tolleranza intesa come convivenza tra più culture che possono coesistere. Oltre ad essere il nostro slogan, rappresenta la nostra strategia. Vogliamo coinvolgere tutti attraverso un effetto domino in un’ottica di lungo periodo. Con #ReAct intendiamo motivare i nostri utenti mettendoli faccia a faccia con la realtà degli immigrati spesso celata dai media; racconteranno loro in prima persona difficoltà e sfide che affrontano quotidianamente. Una comunità più unita è il presupposto essenziale per contrastare ogni forma di estremismo e terrorismo sul nascere.

Foto Università Cagliari

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