Samugheo
Ieri la 26ª edizione delle manifestazione
Dall’inviato Marco Guerra
Oltre 15.000 persone ieri hanno affollato il centro storico di Samugheo per assistere ad A Maimone. La 26ª edizione della sfilata, la prima dopo i due anni di stop per la pandemia di Covid-19, ha raggiunto numeri record.
Ad aprire e chiudere l’appuntamento carnevalesco sono stati i padroni di casa dell’associazione culturale Mamutzones de Samugheo, prima con i bambini, poi con gli adulti. In mezzo tante maschere tradizionali sarde e non solo.
Hanno sfilato a Samugheo anche il gruppo Kukerska – Città di Sredets, proveniente dalla Bulgaria, e il Diavolo di Tufara, una maschera zoomorfa tra le più antiche del Molise.
E ancora, Boes e Merdules da Ottana, Su Bundu da Orani, Sos Tumbarinos da Gavoi, Sos Thurpos da Orotelli, Is Murronarzos e Intintos da Olzai, S’Attitidu ‘Osinku da Bosa, Sa Maschera de Gattu da Sarule e gli Sbandieratori e Musici della Città dei Candelieri da Sassari.
La giornata si era aperta con due convegni: un approfondimento sulla lingua sarda e sul lessico della maschera, a cura di Simone Pisano, docente all’Università per Stranieri di Siena, e infine l’abbraccio a Lorenzo Patta, campione olimpico nella staffetta 4×100, oristanese di nascita ma di padre e madre samughesi.
Tantissimi hanno scelto di trascorrere la domenica nel centro dell’Alto Oristanese. Ieri, nel primo pomeriggio in direzione Samugheo e dopo le 18.30 in direzione Oristano, si è creato un serpentone di macchine lungo diversi chilometri. A dimostrazione del fatto che la voglia di carnevale era tanta e che A Maimone sta diventando sempre più un appuntamento che porta a Samugheo turisti e curiosi da tutta l’isola.
Organizzata dall’associazione culturale Mamutzones de Samugheo, la rassegna è stata patrocinata da Regione, Fondazione di Sardegna, Unione dei Comuni del Barigadu e Comune di Samugheo.
Lunedì, 6 febbraio 2023
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