Preghiere e rosario in classe, al Tribunale di Oristano la vicenda della docente sospesa - LinkOristano
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Preghiere e rosario in classe, al Tribunale di Oristano la vicenda della docente sospesa

Ricorso dopo Pasqua. Lo presenteranno gli avvocati di Marisa Francescangeli: "Non risultano altre contestazioni all'insegnante"

Scuola primaria San Vero Milis e insegnante sospesa
La scuola primaria di San Vero Milis e nel riquadro Marisa Francescangeli

San Vero Milis

Ricorso dopo Pasqua. Lo presenteranno gli avvocati di Marisa Francescangeli: “Non risultano altre contestazioni all’insegnante”

Sarà il Tribunale di Oristano a doversi esprimere sulla vicenda di Marisa Francescangeli, l’insegnante della scuola primaria di San Vero Milis sospesa per 20 giorni e con stipendio ridotto per aver recitato due preghiere con i bambini e aver fatto realizzare loro un bracciale – rosario. I legali di Marisa Francescangeli, gli avvocati Elisabetta Mameli e Domenico Naso, che assistono la docente per conto della Federazione Uil Scuola Rua regionale e nazionale, stanno predisponendo il ricorso.

“Compatibilmente con le festività pasquali, sarà depositato la prossima settimana”, annuncia l’avvocata Mameli. “Riteniamo il procedimento disciplinare avviato dall’Usp di Oristano, in base alla descrizione dei fatti, non congruo. E per queste contestiamo l’azione disciplinare, che è molto articolata, ma racchiude i fatti limitatamente alle preghiere e al rosario”.

“Non ci risultano altre contestazioni”, tiene a precisare ancora l’avvocato Mameli,  “oltre a quelle uscite sulla stampa”.

Secondo quanto riferito dalla legale, inoltre, l’insegnante di San Vero Milis non ha mai avuto prima d’ora nessun tipo di problema durante la sua carriera.

L’episodio al centro del provvedimento a carico della docente Marisa Francescangeli si è verificata nello scorso mese di dicembre. Secondo quanto si è appreso, la docente si trovava in una classe del plesso di San Vero Milis per sostituire un collega assente e, vista la vicinanza del periodo natalizio, ha fatto realizzare ai bimbi un rosario a braccialetto e poco prima dell’uscita da scuola ha recitato insieme agli alunni due preghiere: il Padre nostro e l’Ave Maria.

L’insegnante ha riferito, però, che due mamme si sono lamentate dell’accaduto con il dirigente scolastico Alessandro Cortese. Il dirigente, quindi, l’ha convocata a un incontro alla presenza dei genitori. La docente sostiene di essersi scusata, pensando che sarebbe finita lì. Invece lo scorso 2 marzo è arrivata la notifica di sospensione fino al prossimo 16 aprile e la decurtazione dello stipendio.

Anche il ministro della Pubblica Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è stato chiamato a occuparsi del caso, sollecitato dal  presidente della Commissione Affari Sociali e Salute della Camera dei deputati Ugo Cappellacci e dal deputato di Fratelli d’Italia Francesco Mura.

Venerdì, 7 aprile 2023

 

 

 

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