Oggi si fermano medici e infermieri: anche da Oristano a Cagliari per il sit-in - LinkOristano
Mobilitazione

Oggi si fermano medici e infermieri: anche da Oristano a Cagliari per il sit-in

Il Cimo: "Non si può lavorare in queste condizioni". Le richieste a Governo e Regione

Sit-in per la sanità pubblica a Cagliari
Medici e personale sanitario in piazza del Carmine a Cagliari

Cagliari

Il Cimo: “Non si può lavorare in queste condizioni”. Le richieste a Governo e Regione

C’era anche una nutrita delegazione di medici e infermieri arrivati dall’Oristanese al sit-in svolto questa mattina a Cagliari, in occasione dello sciopero nazionale di 24 ore proclamato dai sindacati dei medici Cimo- Fesmed, Anaoo -Assomed, e degli infermieri Nursind Up, , per protestare “contro la manovra economica del Governo che non risponde alle esigenze del Servizio sanitario nazionale e dei suoi professionisti”.

In piazza del Carmine i circa 300 camici bianchi, al grido “la Sanità pubblica non si svende, si difende”, hanno evidenziato anche i tanti problemi che attanagliano la sanità sarda, messa in ginocchio da un susseguirsi costante di riforme sanitarie varate da governi regionali di colori diversi, senza alcuna visione strategica ma con continui cambi di rotta che hanno creato più problemi di quanti intendessero risolvere. 

“Abbiamo scioperato e oggi siamo in piazza per rivendicare il ruolo che deve avere la sanità pubblica, da anni oggetto di continui tagli sia di risorse e personale – ha dichiarato Giampiero Sulis, segretario provinciale della Cimo- Fesmed di Oristano – Neanche gli ultimi rinnovi contrattuali sono serviti a evitare la deriva che avvantaggia il privato. Abbiamo deciso di farci sentire e questo sciopero è il primo passo” .

“In Sardegna in particolare abbiamo tanti ospedali sottofinanziati e in sofferenza sia a livello medico che infermieristico – prosegue Sulis – Da qui la difficoltà all’acceso alle cure per migliaia di pazienti che non trovano risposte neppure nel territorio. Chiediamo l’adeguamento delle piante organiche con assunzioni del personale sanitario in modo che il sistema pubblico sia messo in sicurezza e non si verifichino turni massacranti. Che ci sia un adeguamento della retribuzione in modo da riportare lo stipendio a livello degli altri paesi europei e rendere nuovamente attrattivo lavorare nel pubblico. Chiediamo ancora che sia depenalizzato l’atto medico come avviene nella maggior parte dei paesi occidentali in modo da poter lavorare con maggiore serenità e senza ricorrere alla medicina difensiva. E, ancora, che venga rivisto il taglio alle pensioni che penalizza ulteriormente chi come noi, dopo aver lavorato per anni, garantito la tenuta della sanità in Italia, ora è considerato un bancomat per ulteriori tagli “.

Diego Murracino Responsabile del Nursing Up Sardegna ha manifestato la rabbia degli infermieri sardi: “Siamo i professionisti sanitari laureati meno pagati d’Europa, lavoriamo in condizioni stressanti e professionalmente umilianti. La Regione Sardegna ignora i nostri diritti e arriva a retribuire alcune competenze con gravissimo ritardo, costringendoci così ad abbandonare la Sardegna per cercare lavoro all’estero dove la nostra professionalità è riconosciuta e retribuita adeguatamente. Da aggiungere che siamo costretti anche a coprire le carenze di altri operatori sanitari come gli OO.SS. ”.

“Raramente i medici decidono di scioperare, ma se aderiranno in massa alla protesta è perché sono arrivati al limite, e non possono lavorare più in queste condizioni”, ha spiegato Luigi Mascia, presidente del Cimo-Fesmed Sardegna. “Chiediamo al Governo di destinare risorse adeguate al Servizio sanitario nazionale per poter avviare un piano straordinario di assunzioni, e alla Regione Sardegna di risollevare la sanità sarda dalla grave crisi in cui trova, valorizzando i suoi professionisti e ponendo al centro le necessità dei pazienti. Altrimenti la nostra protesta non si fermerà allo sciopero di oggi”.

Susanna Montaldo Segretario Regionale della Anaao Assomed ha contestato la disorganizzazione del Sistema Sanitario : “la carenza dei sanitari in servizio in qualsiasi reparto, di qualsiasi ospedale è conosciuta. E’ impossibile garantire con cosi pochi dirigenti medici e sanitari una sanità efficiente in grado di dare risposte alla cittadinanza. Scioperiamo sopratutto per garantire alla popolazione il diritto ad essere curati e la sopravvivenza del SSN.”

 

Sit in cagliari sciopero medici
Sit in cagliari sciopero medici
Sit-in per la Sanità pubblica a Cagliari

Martedì, 5 dicembre 2023

 

 

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