Malati di cancro, visite annullate: una beffa dopo l'apertura del centro di accoglienza - LinkOristano
Sanità

Malati di cancro, visite annullate: una beffa dopo l’apertura del centro di accoglienza

L'Oncologia dell'ospedale San Martino perde alcuni medici

Medico ospedale
- Foto d'Archivio

Oristano

L’Oncologia dell’ospedale San Martino perde alcuni medici

Appena qualche giorno fa l’inaugurazione del servizio di accoglienza dei malati oncologici, dedicato ad organizzare al meglio l’accesso alle cure e al percorso terapeutico dei malati di tumore. E ora l’annullamento di numerosi appuntamenti, fissati anche da mesi, per visite di controllo sui malati di cancro, visite in calendario nelle prossime settimane. Una brutta e preoccupante sorpresa di fine anno per numerosi assistititi che fanno capo alla Divisione di oncologia dell’ospedale San Martino di Oristano.

“L’operatore che mi ha chiamato dall’ospedale non solo mi ha comunicato che il mio appuntamento è stato annullato – spiega con sconforto un paziente del reparto – ma mi ha spiegato anche che non si sa  quando la mia visita di controllo, fissata da quasi otto mesi, potrà essere riprogrammata”.

Disdette che hanno il sapore di una beffa, dopo che gli annunci dei giorni scorsi hanno prefigurato un incremento dell’attività del reparto di Oncologia e Ematologia.  Una situazione ancora più grave se si tiene in debita considerazione che si tratta di visite salva vita, su pazienti impegnati nella difficile lotta contro il cancro.

Alla base dell’annullamento ci sarebbe  l’imminente  dimezzamento dell’organico del reparto. Nei prossimi giorni, infatti, lasciano l’ospedale di Oristano per trasferirsi verso altri presidi dell’isola tre dei sei oncologi attualmente impegnati nel San Martino e uno dei tre ematologi. Una circostanza, già nota da tempo ai vertici  della Asl, che imporrà il drastico ridimensionamento del numero dei pazienti in carico e degli accessi per visite e terapie. Accessi che, secondo quanto dichiarato nei giorni scorsi dal primario Luigi Curreli, sono stati l’anno scorso circa 20 mila.

La contrazione dell’organico dei medici del reparto, in mancanza di nuovi arrivi, è destinata di fatto a lasciare senza una sufficiente assistenza molti  pazienti oncologici  seguiti.

Ripercussioni si potranno avere anche sulla presa in carico di pazienti con patologia di nuova insorgenza. Il rischio è che in tanti si vedano costretti a rivolgersi ad altri presidi dell’isola, peraltro già abbastanza congestionati, per ottenere le cure di cui hanno bisogno.  E non è certo facile per un malato di cancro affrontare lunghi viaggi e sottoporsi a pesanti trasferte per essere curato.

Sabato, 30  dicembre 2023

 

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