Scalo ferroviario nel Porto di Oristano – Santa Giusta: il Consorzio contesta e non dà i binari - LinkOristano
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Scalo ferroviario nel Porto di Oristano – Santa Giusta: il Consorzio contesta e non dà i binari

Dura presa di posizione Consiglio d’Amministrazione sul progetto proposto dall’Autorità portuale

Treno porto industriale.
Il treno nel Porto industriale

Oristano

Dura presa di posizione Consiglio d’Amministrazione sul progetto proposto dall’Autorità portuale

Il Consorzio Industriale di Oristano potrebbe negare il raccordo ferroviario come punto di connessione della rete ferroviaria della Sardegna con quella nazionale. È quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione che, nella sua ultima seduta, ha espresso perplessità trasloco del punto di connessione da Golfo Aranci allo scalo oristanese. L’operazione, infatti, potrebbe limitare gli spazi in alcune banchine dello Porto industriale cittadino, che rischierebbe di vedere ridotto il traffico commerciale, senza alcun vantaggio dal trasloco.

“Questa ipotesi era stata ritenuta nell’immediato interessante dall’Ente per le prospettive di utilizzo e sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria consortile, alla luce della considerazione che sembrava tale da non richiedere particolari adattamenti né determinare condizionamenti o interferenze con le infrastrutture esistenti e i traffici portuali attuali e potenziali”, si legge in una nota ufficiale, nella quale viene precisato che, “da successivi approfondimenti sembrerebbe che l’imbarco e lo sbarco del materiale rotabile sulle apposite navi richieda la realizzazione di speciali strutture di attracco che andrebbero a ridurre notevolmente e permanentemente gli spazi disponibili nelle banchine di Riva est e di sottoflutto. E la notevole limitazione degli spazi operativi del porto andrebbe sicuramente a compromettere il mantenimento e le potenzialità di sviluppo dei traffici commerciali nello scalo e le sue caratteristiche di multifunzionalità a fronte di un guadagno di traffico navale ferroviario che, al momento, appare risibile”.

Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Industriale Provinciale Oristanese intende, perciò, avviare delle “interlocuzioni formali con i soggetti competenti e interessati allo spostamento da Golfo Aranci al Porto di Oristano del punto di connessione della rete ferroviaria della Sardegna con quella nazionale, al fine di valutare le effettive implicazioni in termini di interferenze con i traffici portuali e di riduzione degli spazi di banchina”.

“A fronte della eventuale conferma di queste interferenze infrastrutturali e delle conseguenti penalizzazioni sul mantenimento e sulle potenzialità di sviluppo dei traffici portuali il Consorzio non metterà a disposizione il raccordo ferroviario di sua proprietà anche alla luce delle prospettive di crescita del trasporto ferroviario e navale indotto dalla realizzazione dello scalo ferroviario nel porto e delle previsioni di sviluppo del trasporto merci su rotaia”, si legge ancora. “Il C.d.A. non ritiene tuttavia di dover escludere a priori l’assenso per la messa a disposizione del raccordo ferroviario consortile in caso di previa realizzazione di nuovi spazi di banchina a compensazione di quelli che verrebbero dedicati alle navi ferroviarie, in maniera da preservare i traffici esistenti e potenziali e le caratteristiche di multifunzionalità del porto di Oristano”.

“Le competenze in materia di gestione ed infrastrutturazione del Porto di Oristano spettano ora all’ADSP, ma è evidente che il medesimo scalo – progettato e realizzato nella sua attuale configurazione dal Consorzio Industriale – non è un’entità a se stante ma risulta inserito funzionalmente all’interno dell’Agglomerato Industriale gestito dallo stesso Consorzio quale infrastruttura a servizio delle imprese insediate e del tessuto economico provinciale e regionale il che dà titolo all’Ente – che, si ricorda, è espressione dell’Amministrazione Provinciale di Oristano e dei Comuni di Oristano e Santa Giusta – di esprimere la propria posizione sulle scelte di sviluppo del Porto e di offrire o meno il proprio supporto per la loro attuazione in relazione al livello di condivisione maturato”, si legge ancora nella nota. “Il Consorzio ha realizzato ed è titolare del Raccordo Ferroviario che collega la Stazione FS di Oristano con il Porto Industriale passando per il Corpo Nord ed il Corpo Centrale dell’Agglomerato Industriale. Il Raccordo Ferroviario risulta attualmente agibile per il traffico ferroviario, come dimostrato dal recente utilizzo per le attività di supporto a servizio dei cantieri della rete ferroviaria della Sardegna, mentre allo stato il servizio di trasporto merci sulla rete ferroviaria della Sardegna è pressoché inesistente dopo un calo costante negli anni passati”.

Il CdA del Consorzio ha espresso forti perplessità e insoddisfazione anche sui contenuti del Programma triennale delle opere pubbliche 2024-2026 ed elenco annuale dei lavori 2024 approvato nei mesi scorsi dall’ADSP Mare di Sardegna: “Per il Porto di Oristano, caso unico tra tutti i porti gestiti dalla stessa ADSP, per il per il prossimo triennio non prevedono alcun intervento di infrastrutturazione o manutenzione a fronte di una previsione di spesa complessiva di oltre 650 milioni fortemente sbilanciata su altri territori”.

Venerdì, 19 gennaio 2024

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