Non solo la mostra "Ti sei vestita di bianco", al Murats di Samugheo tre eventi per celebrare le donne - LinkOristano
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Non solo la mostra “Ti sei vestita di bianco”, al Murats di Samugheo tre eventi per celebrare le donne

Nell'ultimo mese di apertura della esposizione dedicata a Pippa Bacca

Ti sei vestita di bianco
Generazioni di donne sotto un velo da sposa

Samugheo

Nell’ultimo mese di apertura della esposizione dedicata a Pippa Bacca

Tre eventi tra i mesi di giugno e luglio accompagneranno la mostra “Ti sei vestita di bianco”, attualmente allestita al MURATS-Museo Unico Regionale dell’Arte Tessile Sarda di Samugheo: un percorso impegnato e di rottura su alcuni concetti cari al museo e importanti a livello sociale, quali il ruolo della donna, la violenza di genere, il rovesciamento degli stereotipi, la guerra, le emarginazioni, il riscatto.

Il primo appuntamento si svolgerà sabato prossimo, 30 giugno, alle 11. I visitatori avranno la possibilità di partecipare a una visita esperienziale e immersiva denominata ” “.

“Sotto il velo” intende offrire un’esperienza di carattere empatico-partecipativa atta a modificare la percezione dell’opera d’arte e a consentire all’osservatore di entrare in connessione con la stessa. Le opere che costituiscono il percorso espositivo non saranno semplicemente osservate ma vissute attraverso un’interazione di carattere sperimentale. “Sotto il velo” intende focalizzare l’attenzione su pensieri, sensazioni ed emozioni del pubblico, non semplice spettatore ma protagonista attivo del museo e dei suoi spazi. È gradita la prenotazione (al numero 0783 631052, o via mail all’indirizzo museomurats@gmail.com Costo 12 euro)

Il secondo appuntamento è in programma venerdì 12 luglio, alle 18. Quando Rachele Tatti presenterà la sua tesi di laurea dal titolo ” . “. Un’analisi di come le pratiche musicali possano essere influenzate da aspetti culturali, sociali e storici legati al genere, con particolare attenzione al contesto di Samugheo. Diverse interviste a donne anziane e giovani del paese sono state la base per ricostruire un percorso evolutivo delle pratiche musicali dall’antichità fino alla contemporaneità. Il lavoro ha infine messo in luce determinate tipologie di canto femminile.

Il terzo appuntamento è fissato per domenica 21 luglio, alle 18, con la presentazione del libro di Adriana Valenti Sabouret ” ” (Arkadia editore). Dialogherà con l’autrice Maria Elena Sini.

Il libro racconta “una storia vera di umanità fondata sulla famiglia, l’amore, la perdita, il dolore e il tradimento ma anche di forza, quella di tre ragazze al bivio la cui scelta di vita celerà una sofferenza interiore non indifferente. Una storia che evidenzia personaggi anche imperfetti, regole sociali opprimenti e contrasti quasi insolubili che condurranno le protagoniste a una scelta delicata”, spiega l’assessora alla cultura del Comune di Samugheo, Elisabetta Sanna.

“Ti sei vestita di bianco” è il passo tratto dal componimento “A Pippa” che la poetessa Alda Merini scrisse in memoria di Giuseppina Pasqualino di Marineo, in arte Pippa Bacca, precocemente strappata alla vita nei pressi della cittadina di Gezbe, in Turchia, durante il viaggio-performance in autostop “Brides on tour”(2008) che avrebbe dovuto condurla da Milano a Gerusalemme. Il verso diventa il titolo di una mostra che intende indagare il valore polisemico dell’abito, del velo e del corredo della sposa, attraverso le opere di Oreste Pipolo, Pietruccia Bassu e della stessa Pippa Bacca di cui quest’anno, in occasione dei 50 anni dalla nascita, il Museo MURATS celebra il ricordo e la ricerca artistica attraverso l’esposizione di una selezione di opere capaci di evocare riti e simboli archetipici afferenti alla sacralità della natura e al culto della Mater Matuta.

Nelle narrazioni fotografiche di Oreste Pipolo, il velo da sposa diventa carezza, sudario, protezione, ma anche simbolo di denuncia e sensibilizzazione; il suo progetto “Napoli Velata” giunge al Museo Unico Regionale dell’Arte Tessile Sarda – MURATS – di Samugheo, dopo essere stato esposto nelle prestigiose sale del Pio Monte della Misericordia di Napoli.

L’abito bianco di Pippa Bacca è emblema di un’energia antitetica, conservatrice e dinamica, silenzioso testimone di un’assenza e al contempo metafora visiva di fiducia negli altri e nell’altrove. La memoria della marcia nuziale intrapresa da Pippa Bacca tra Regioni prostrate da conflitti bellici e miseria è un inno alla vita, all’Idea di viaggio inteso come volontà di porsi in ascolto e in dialogo, come capacità di condividere il proprio cammino con il prossimo.

Il corredo matrimoniale è la matrice tessile delle nozze mai celebrate evocate all’installazione site-specific di Pietruccia Bassu, un’opera in attesa, incapsulata nel limbo dell’inadempiuto, nel tempo sospeso in cui dimora ciò che non ha finalizzato la propria funzione e adesso è altro. Le opere dei tre artisti, pur nella diversità dei media espressivi di riferimento, sono l’esito di processi osmotico-relazionali innescati dagli autori e attivati dalle persone, dalle esperienze, dai luoghi attraversati, vissuti e condivisi. Il viaggio di Pippa Bacca non si è interrotto in un bosco nei pressi di Istanbul, prosegue in Sardegna, a Samugheo, grazie alla volontà di chi crede ancora nei valori che hanno guidato il suo cammino.

Sarà possibile visitare la mostra fino al prossimo 21 luglio.

“Sono le ultime settimane per visitare la mostra alla quale teniamo particolarmente”, commenta la direttrice del Murats, Anna Rita Punzo. “È legata al tema del femminicidio, purtroppo sempre attuale e penso sia importante continuare a parlarne. Questa mostra vuole raccontare la storia di Pippa Bacca, celebrandone la vita”.

Lunedì, 24 giugno 2024

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