In Cassazione i mutui con ammortamento alla francese: "Tanto rumore per nulla" - LinkOristano
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In Cassazione i mutui con ammortamento alla francese: “Tanto rumore per nulla”

L'avvocato oristanese Alberto Marongiu dell’Adusbef analizza una recente sentenza

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Foto d'archivio

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L’avvocato oristanese Alberto Marongiu dell’Adusbef analizza una recente sentenza

Nei mutui bancari a tasso fisso con rimborso rateale del prestito regolato con piano di ammortamento alla francese non costituisce causa di nullità la mancata indicazione nel contratto delle modalità di ammortamento e del regime di capitalizzazione composta, che comporta un costo notevolmente superiore a quello del regime semplice, quello naturale previsto dall’articolo 821 del codice civile. Lo hanno stabilito, con una recente sentenza, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione.

“La sentenza era attesa da tempo”, spiega l’avvocato oristanese Alberto Marongiu, dell’Adusbef, l’associazione a difesa dei consumatori e degli utenti, “per le profonde implicazione che le questioni affrontate hanno sulla validità dei contratti di mutuo e, di conseguenza, sulla possibilità per i consumatori e gli imprenditori di recuperare le somme indebitamente pagate”.

Come ha spiegato Marongiu, non è però corretto dire che la Cassazione ha salvato il mutuo alla francese risolvendo l’annoso contrasto giurisprudenziale ed escludendo la possibilità di sostituire piani di ammortamento in regime composto con i piani di ammortamento in regime semplice, e la sostituzione degli interessi convenzionali con gli interessi minimi dei buoni ordinari del Tesoro, con notevole risparmio di denaro per i consumatori.

Alberto Marongiu
L'avvocato oristanese Alberto Marongiu

“La stessa Corte innanzitutto si è premurata di definire l’ambito del proprio intervento”, puntualizza il legale oristanese, “precisando che non riguarda i mutui a tasso variabile e i mutui a cui non è allegato un piano di ammortamento con la precisa indicazione della quota di capitale e della quota di interessi, di cui si compone ciascuna rata. Le Sezioni Unite hanno anche posto un’ulteriore limitazione all’ambito della pronuncia. La Corte ha osservato che, non essendo stati fatti accertamenti di fatto, in particolare una consulenza tecnica, non potrebbe escludersi in astratto che l’operazione di finanziamento si realizzi mediante la produzione di interessi su interessi, per effetto della quale il tasso effettivo risulti maggiore di quello nominale di regola indicato nel contratto di mutuo, con conseguente nullità della clausola di interessi”.

“La Corte, quindi, non esclude che il consumatore possa formulare specifiche deduzioni e argomentazioni volte a dimostrare la presenza nei mutui con ammortamento alla francese dell’anatocismo, vietato dagli articoli 1283 del Codice civile e 120 del Testo unico bancario. Quindi”, conclude l’avvocato Marongiu, “come hanno osservato i commentatori più attenti, tanto rumore per nulla. In definitiva le Sezioni Unite hanno risolto solo una minima parte delle questioni sollevate dai consumatori e dagli imprenditori in merito ai mutui e ai finanziamenti. Non è difficile prevedere che la giurisprudenza di merito e di legittimità verrà chiamata ancora a pronunciarsi in tutti quei casi in cui verranno richiesti dagli avvocati i decisivi accertamenti in fatto, da compiersi mediante le consulenze tecniche contabili”.

Martedì, 25 giugno 2024

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