Appalti per i rifiuti e attentati: assolti ex sindaco ed ex assessore di Santu Lussurgiu, prescrizione per gli altri imputati - LinkOristano
Cronaca

Appalti per i rifiuti e attentati: assolti ex sindaco ed ex assessore di Santu Lussurgiu, prescrizione per gli altri imputati

Ieri la sentenza del Tribunale di Oristano dopo l'inchiesta "Terra bruciata"

Nuova facciata del tribunale di Oristano
Il Palazzo di Giustizia di Oristano

Santu Lussurgiu

Ieri la sentenza del Tribunale di Oristano dopo l’inchiesta “Terra bruciata”

Finiti sotto indagine sette anni fa per una clamorosa vicenda legata agli appalti per i servizi di raccolta dei rifiuti, che avevano scatenato una serie di attentati in mezza Sardegna, sono stati assolti in Tribunale a Oristano l’ex sindaco di Santu Lussurgiu, Emilio Chessa, e l’ex assessore comunale Stefano Putzolu. “Non ne sappiamo nulla”, avevano dichiarato all’epoca, nella primavera 2017, “non riusciamo a capire come possiamo essere stati coinvolti in questa vicenda”. Ieri la fine di un incubo, con la sentenza.

È arrivata la prescrizione, invece, per gli altri imputati: Giovanni Maria Firinu, di Santu Lussurgiu e la sua ex moglie Francesca Piras, di Ghilarza; Massimo Settefonti, di Santu Lussurgiu; Franca Pani, di Macomer; Giovanni Basilio Angioi di Sassari; Giuseppe Amato di Torre Annunziata; Raimondo Manca, di Seneghe, in passato all’Ufficio tecnico del Comune di Baratili San Pietro; Mario e Gonario Moro di Oniferi (padre e figlio); Lulaj Bastri, albanese, residente a Napoli.

L’inchiesta “Terra bruciata” coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari aveva mosso pesanti accuse, che andavano dall’associazione di stampo mafioso allo smaltimento illecito di rifiuti, passando per la turbativa d’asta. Le indagini erano partite da un attentato incendiario del 2010 contro una ditta di Tonara, cui sono seguiti altri danneggiamenti nei confronti di altre imprese che gestivano i servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti solidi urbani in diversi paesi della Sardegna.

Al centro delle indagini la società Nuova Ecoservice e un suo dipendente, Giovanni Maria Firinu, finito in carcere nell’aprile 2017 su ordine del giudice per le indagini preliminari e poi scarcerato. Per altri due imputati, Massimo Setteponti e Giuseppe Amato, erano stati disposti inizialmente gli arresti domiciliari a Santu Lussurgiu.

Al processo, il pubblico ministero Emanuele Secci aveva lasciato cadere la contestazione di associazione di stampo mafioso ma assieme a un’assoluzione aveva chiesto otto condanne, per Giovanni Maria Firinu (la più pesante: quattro anni), Massimo Settefonti, Francesca Piras, Franca Pani, Giovanni Basilio Angioi, Giuseppe Amato, Lulaj Bastri e l’ex sindaco Emilio Chessa (18 mesi per turbativa d’asta).

Il Tribunale invece ha assolto i due ex amministratori comunali di Santu Lussurgiu e riconosciuto per tutti gli altri i termini della prescrizione dei reati.

Mercoledì, 26 giugno 2024

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