Arrivano i bagnini: ecco la mappa delle postazioni in provincia di Oristano - LinkOristano
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Arrivano i bagnini: ecco la mappa delle postazioni in provincia di Oristano

Le novità sul servizio di salvamento a mare nelle spiagge

Salvamento a mare - bagnini -  pattino - San Giovanni Sinis - Cabras
Foto d'archivio

Oristano

Le novità sul servizio nelle spiagge

Da Arborea fino alla marina di Cuglieri e Bosa, passando per Torre Grande e il Sinis. Si ripropone con forza il tema del servizio di salvamento a mare lungo le spiagge della provincia di Oristano, dopo che domenica scorsa un giovane si è trovato in grave difficoltà nel mare agitato di San Giovanni di Sinis ed è stato tratto in salvo grazie all’intervento del campione di nuoto Corrado Sorrentino e di diversi bagnanti.

Lungo il litorale di Narbolia, a Is Arenas – una spiaggia in cui la prudenza è più che d’obbligo  -, i bagnini ci sono già, il sabato e la domenica dalle 9 alle 19 e così sarà tutti i fine settimana sino a metà mese, poi dal 16 luglio il servizio di salvamento a mare sarà garantito tutti i giorni.

A Torre Grande, invece, le tre postazioni dei bagnini previste dal Comune di Oristano saranno presidiate da oggi, mercoledì 3 luglio, e fino al 31 agosto.

Nelle scorse ore il sindaco di Cabras Andrea Abis ha evidenziato la necessità di un piano generale che metta in evidenza le aree costiere regionali a maggior pericolosità per la balneazione e condivida con i comuni la tipologia dei servizi di salvamento, soccorso e assistenza. Il Comune del Sinis ha previsto tre torrette, ognuna con due bagnini. Saranno presidiate le spiagge di San Giovanni di Sinis, Is Arutas e Mari Ermi. Probabilmente il servizio verrà attivato a partire dall’ultimo fine settimana di luglio. “Vedremo se riusciremo a coprire anche il fine settimana precedente, quello del 20-21 luglio”, ha dichiarato il sindaco Abis. “Dobbiamo fare i conti con le poche risorse economiche a disposizione. La Regione ha stanziato 37.000 euro, altri 8.000 li metterà l’amministrazione comunale. Vedremo come fare per implementare ulteriormente, visto che l’anno scorso il servizio è costato più di 50.000 euro. Non so se la Regione recupererà in corsa altri fondi o se dovremo aspettare l’anno prossimo. Con questa disponibilità di denaro riusciremo a prevedere soltanto tre presidi, ma ne servirebbe almeno un altro, a Maimoni. Per garantire una copertura per 90 giorni dovremmo spendere circa 136.000 euro, i fondi a disposizione sono però decisamente meno”.

“Affideremo il salvamento a mare applicando il contratto collettivo nazionale. Riconosceremo la figura professionale dell’operatore di salvamento”, ha puntualizzato Abis, “per questa ragione il servizio avrà un costo superiore. La nostra è però una risposta etica e morale. I giovani dobbiamo prenderli con attestati e brevetti, ma dobbiamo anche retribuirli il giusto. A Cabras i bagnini non saranno sottopagati”.

Oltre ai 45.000 euro già previsti per il servizio di salvamento a mare si aggiungeranno altri 5.000 euro per il noleggio o l’acquisto di attrezzature come sup, cordame e cassette di pronto soccorso. “Lo scorso anno”, ha concluso il sindaco di Cabras, “una mareggiata ha danneggiato una torretta, che costa tra i 1.200 e i 1.500 euro. È un esempio delle spese che sostiene l’amministrazione comunale”.

Presto i bagnini arriveranno pure nella marina di Cuglieri. Il Comune attiverà quasi interamente per i mesi di luglio e agosto due postazioni, una a Santa Caterina di Pittinuri e l’altra a Is Arenas. “Il sabato e la domenica”, ha annunciato il sindaco Andrea Loche, “vorremmo garantire il servizio di salvamento a mare anche a S’Archittu. Dobbiamo però fare i conti con i pochi bagnini disponibili, un problema che riguarda tutte le amministrazioni comunali”. In più, il Comune sta valutando la possibilità di attivare – per due settimane ad agosto – una convenzione con il vigili del fuoco per il salvamento a mare con un gommone o una moto d’acqua, a Santa Caterina di Pittinuri.

Il Comune di Magomadas attiverà una postazione di salvamento a mare alla fine della località Noesala, dove sono presenti i parcheggi per le auto. “Il bagnino sarà presente a partire da venerdì prossimo, 5 luglio”, ha chiarito il sindaco Angelo Masia, “sarà in servizio tutti i giorni, per due mesi, dalle 9 alle 19. Il costo è di 8.100 euro più Iva, di cui circa 7.000 coperti dalla Regione”.

È ancora in corso la gara per il salvamento a mare a Tresnuraghes. “Abbiamo invitato tutte le società e le cooperative”, ha detto il sindaco Gianluigi Mastinu, “dovremo iniziare a breve, una volta affidato il servizio, tra la fine di questa settimana e l’inizio delle prossima. Ci sarà una sola postazione, nello spiaggione di Porto Alabe. Il bagnino sarà presente a luglio e agosto. E se la Regione dovesse aumentare lo stanziamento potremmo spingerci fino alla prima metà di settembre”. Per la postazione di Porto Alabe è costo previsto è di circa 18.000 euro, di cui 13.000 con fondi regionali.

A Bosa il servizio di salvamento a mare è stato affidato alla ditta Pittalis Pietrino Antonello e, partito dal 1° luglio, proseguirà fino al 30 settembre: le spiagge interessate sono quelle di Turas e S’Abba Durche. Come riportato dal Comune, guidato dal sindaco Alfonso Marras, il servizio di salvamento lungo la spiaggia di Bosa Marina sarà invece garantito dai bagnini degli stabilimenti balneari presenti.

Dal secondo fine settimana di luglio bagnini il sabato e la domenica – dalle 9 alle 20 – a Putzu Idu, Sa Mesa Longa e Sa Rocca Tunda, nella marina di San Vero Milis. Ad agosto, invece, il salvamento a mare sarà garantito tutti i giorni.

“Dalla Regione abbiamo ricevuto 24.000 euro”, ha dichiarato il sindaco Luigi Tedeschi, “noi contiamo di metterne altri 10.000, ma queste risorse sono subordinate all’approvazione del rendiconto, già passato in Giunta e che, una volta ricevuto il parere del revisore, arriverà in Consiglio il prossimo mese. Per ogni torretta sono previsti tre operatori”.

“Purtroppo le risorse non sono sufficienti”, ha detto ancora Tedeschi, “con tre postazioni si riesce a controllare un tratto limitato di spiaggia. Per San Vero servirebbe uno stanziamento doppio se non triplo. Purtroppo non ci sarà una torretta a Is Benas, un tratto di costa molto pericoloso. Confidiamo nella prudenza dei bagnanti”.

Ad Abarossa, in territorio di Santa Giusta, i bagnini ci saranno dal 19 luglio al 17 agosto, dalle ore 9 alle 19. “Siamo in fase di appalto”, ha detto il sindaco Andrea Casu, “non sappiamo ancora se riusciremo ad avere due torrette o una sola”.

Il contributo regionale per il Comune di Santa Giusta è di circa 16.700 euro. A queste risorse va sommato un contributo dal bilancio comunale di circa 2.200 euro.

Ad Arborea, invece, il servizio di salvamento a mare dovrebbe partire dal 14 luglio. “Il piano è in fase di approvazione”, ha spiegato la sindaca Manuela Pintus. “Prevede la presenza di una torretta con tre bagnini che lavoreranno su turni dalle 9,30 circa del mattino fino alle 18,30 della sera. Il servizio sarà disponibile presumibilmente da metà luglio fino alla fine di agosto, per un totale di 45 giorni”.

Intanto, ieri il Consiglio regionale ha autorizzato una spesa di 1,4 milioni di euro per il 2024 per potenziale il sistema della protezione civile della Sardegna, come previsto da una leggina, arrivata in aula con la procedura d’urgenza e approvata all’unanimità. In particolare, 900.000 euro sono destinati a incrementare le risorse per il salvamento a mare indicate nella legge di stabilità 2023.

Mercoledì, 3 luglio giugno 2024

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