Una serata tra libri e scrittori a Tharros, con un ricordo della guida turistica Carla Matta - LinkOristano
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Una serata tra libri e scrittori a Tharros, con un ricordo della guida turistica Carla Matta

La prossima settimana il Festival letterario dell’Archeologia si trasferirà al museo di Cabras

Festival letterario archeologia - Veneziani - Foto Fondazione
Jacopo Veneziani sul palco del festival- Foto Fondazione Mont'e Prama

Cabras

La prossima settimana il Festival letterario dell’Archeologia si trasferirà al museo di Cabras

Giro di boa tra commozione, ricordi e grande letteratura per il Festival letterario dell’Archeologia promosso dalla Fondazione Mont’e Prama, che dopo le serate all’area archeologica di Tharros si prepara a trasferirsi al Museo civico di Cabras per il gran finale. Il quarto appuntamento, ieri sera, è stato l’occasione per ricordare Carla Matta, la guida turistica della cooperativa Penisola del Sinis scomparsa improvvisamente lo scorso marzo: a lei sarà dedicata una borsa di studio.

Il commosso ricordo è arrivato al pubblico attraverso le parole del presidente della Fondazione Mont’e Prama, Anthony Muroni, e del marito di Carla, Giancarlo Cambiganu. Carla proprio in questi giorni avrebbe compiuto 50 anni e e la sua figura è viva più che mai in tutte le persone che hanno avuto modo di apprezzare la sua professionalità e umanità nel corso del suo lavoro sia al museo civico Giovanni Marongiu di Cabras, sia al sito archeologico di Tharros a San Giovanni di Sinis.

La Fondazione ha deciso di intitolarle una borsa di studio, destinata ai ragazzi che vorranno impegnarsi nello studio delle lingue. Carla, del resto, ne parlava fluidamente tre – inglese, spagnolo e francese –  e proprio questa sua competenza le consentì di partecipare nel novembre del 2021 alla prima trasferta a Paestum, qualche mese dopo la nascita ufficiale della Fondazione Mont ’e Prama.

Festival letterario archeologia - Carla Matta - Foto Fondazione
Il ricordo del presidente Anthony Muroni alla scomparsa Carla Matta - Foto della Fondazione Mont'e Prama

La serata di ieri a Tharros si è aperta con uno dei migliori giallisti italiani in circolazione, Piergiorgio Pulixi. Una Milano crepuscolare, violenta e indifferente, spazzata dalla pioggia e dal vento è lo sfondo del romanzo Per un’ora d’amore (Rizzoli). L’autore, che per l’occasione ha dialogato con Francesca Spanu, nel suo libro tratteggia un dramma familiare che si riflette sulle vite dei singoli poliziotti, risvegliando in loro fantasmi che avevano sperato di essersi lasciati alle spalle.

Al centro del racconto un legame tra un padre (Italo) e una figlia (Maria Donata) che – quando viene uccisa con indosso un abito da sposa che non le apparteneva – costringe Italo ad abbandonare la pace delle sue vigne nel sud della Sardegna e a volare a Milano, per prendersi cura del nipotino Filippo “Pippo”, di due anni, e scoprire che cosa possa essere accaduto alla figlia. Pulixi in questo appassionato romanzo noir parla di femminicidi perché, sostiene, “i thriller devono parlare della realtà”.

Festival letterario archeologia - Piergiorgio Pulixi - Foto Fondazione
Piergiorgio Pulixi - Foto Fondazione Mont'e Prama

Michele Masneri è senza dubbio una voce nuova della narrativa italiana, fresca e irriverente. A Tharros ha dialogato con il direttore artistico del Festival, Giovanni Follesa, e ha presentato un volume sorprendente ricco di personaggi esilaranti. Protagonista di Paradiso (ed. Adelphi) è Federico Desideri, giovane giornalista di belle speranze ma di scarse soddisfazioni, che riceve dal direttore della rivista con cui collabora l’incarico di andare a Roma a intervistare un famoso regista, autore di un film di strepitoso successo, al centro del quale giganteggia un memorabile, fascinoso cialtrone.

“Federico scoprirà ben presto che il regista è latitante, ma in compenso, nel corso di una serata mondana, gli verrà indicato colui che di quel personaggio si dice sia stato il modello: Barry Volpicelli. Sorta di psicopompo a metà strada tra un pifferaio magico e il Bruno Cortona del film Il sorpasso, Barry condurrà Federico in un luogo incantato: il Paradiso, immenso compound di ville e bungalow sgarrupati sul litorale laziale, dove vive in compagnia di un ristretto gruppo di vecchi freak amabili e strampalati”.

Il racconto di Masneri è anche una guida divertente sulle differenze che esistono tra Roma e Milano, perché nella capitale succede che le persone diventino dei personaggi, quasi costrette a esserlo per sopravvivere.

Jacopo Veneziani ha condotto il pubblico di Tharros nella Parigi dei primi venti anni del secolo scorso, il periodo d’oro dell’arte moderna. Una girandola di artisti memorabili in una città degli infiniti cantieri e dell’Esposizione Universale, delle invenzioni mirabolanti e delle folle febbrili. Ovunque rimbomba il brulicare minaccioso ed eccitante della grande metropoli, con le sue luci, i teatri e i locali notturni, ma anche con le sue librerie e le nuove gallerie d’arte. È qui che arrivano, nell’ottobre del 1900, Pablo Picasso e Carlos Casagemas.

Un viaggio che percorre gli anni di straordinario fervore culturale e di indicibile catastrofe per Parigi. In compagnia di ineguagliabili artisti come Picasso, Matisse, Modigliani, Soutine, Chagall, Brâncuși, di singolari poeti come Guillaume Apollinaire, Max Jacob e Jean Cocteau, di eroine silenziose come Berthe Weill, Fernande Olivier e Jeanne Hébuterne, protagonisti di un sorprendente racconto corale che ci svela perché, allora, solo Parigi poteva diventare la capitale mondiale dell’arte.

Chiusura di giornata con il reading teatrale Eleonora d’Arborea racconta, di e con Elena Pau, con le musiche di Roberto Deidda e la partecipazione straordinaria di Amanda Sandrelli. Lo spettacolo è tratto dai volumi Benedetta Judikissa di Calari e Adelasia Judikissa di Torres di Rossana Copez (Ed. Janus), un appassionante racconto della vita delle giudicesse sarde del XIII secolo attraverso l’interpretazione di due grandi attrici. Una narrazione tutta al femminile sulle vicende di Eleonora d’Arborea, di Benedetta (la prima donna Judikissa del Giudicato di Cagliari, di cui Santa Igia era la capitale, e della storia della Sardegna) e Adelasia (giudicessa-regina di Torres, eroina tragica, in balia degli eventi e degli uomini, la cui vita avventurosa attirò l’attenzione dei cronisti, degli storici, dei poeti e dei narratori del tempo).

Prossimi appuntamenti. Il 19 e 20 luglio il Festival letterario dell’Archeologia si trasferirà al Museo civico di Cabras per il festival off. Questo il programma delle due serate:

19 luglio – Museo civico “Giovanni Marongiu” (ingresso libero)

ore 19.00: Cosimo Filigheddu – “L’odore della citta” Ed. Il Maestrale
ore 19.45: Nicola Castangia e Alberto Moravetti – “Domus de janas” Ed. Carlo Delfino

20 luglio – Museo civico “Giovanni Marongiu” (ingresso libero)

ore 19.00 Elisa Pilia – “La bambina del vetro” – Ed. Il Maestrale
ore 19.45 Davide Cossu – “Il castello delle congiure” – Ed. NewtonCompton

Mercoledì, 10 luglio 2024

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