Al lavoro dal 2004 in difesa degli animali: per l'Anta di Terralba una storia lunga vent'anni - LinkOristano
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Al lavoro dal 2004 in difesa degli animali: per l’Anta di Terralba una storia lunga vent’anni

La responsabile, Rita Deiana: "Spesso siamo scoraggiati ma non ci arrendiamo alle difficoltà"

Terralba, i vent'anni dell'Associazione nazionale tutela animali
Anna Rita Deiana con la volontaria Simona Carta in occasione di una raccolta fondi per l'Anta

Terralba 

La responsabile, Rita Deiana: “Spesso siamo scoraggiati ma non ci arrendiamo alle difficoltà”

È arrivata al traguardo dei vent’anni l’Anta di Terralba, l’associazione animalista che continua nella missione di tutela degli animali: tra salvataggi, campagne di sterilizzazione e iniziative di sensibilizzazione è ancora tanta la voglia di lottare, nonostante le difficoltà.

L’associazione è nata ufficialmente il 7 luglio del 2004, ma l’impegno era cominciato prima, con la complicità di due scriccioli. “Sono arrivata a Terralba circa 33 anni fa da Selargius”, racconta la responsabile dell’Anta, Rita Deiana. “Da subito ho notato un gran numero di cani randagi in giro per il paese: fra tutti mi avevano colpito due piccoli meticci, due scriccioli, appunto. Da lì i nomi: Scricciolino e Scricciolone”.

“Decisi di prendermene cura, nutrendoli e creando una cuccia per loro in un’aiuola spartitraffico davanti a casa”, dice Deiana. “L’Amministrazione dell’epoca e la polizia locale però avevano deciso di smantellare tutto, senza prendere in custodia i due animali. È così che abbiamo compreso la necessità di costituire un’associazione per difendere gli animali, Abbiamo continuato a occuparci di quei due cagnetti e hanno vissuto fino a 16 anni”.

Anta Terralba
I due meticci Scricciolone e Scricciolino

Così è nata la sezione terralbese della Lega nazionale difesa cani. “Abbiamo operato con questo nome per circa un anno, poi è arrivata da decisione di costituirci come Associazione nazionale tutela animali, registrandoci all’Agenzia delle Entrate proprio il 7 luglio di venti anni fa”, ha dichiarato Deiana. “Tra i primi episodi di cui ci siamo occupati, ricordo il grande rifugio creato da una signora di Terralba: ospitava 80 cani. Siamo riusciti a sterilizzarne 50, più 10 gatti. Sono poi finiti al canile, ma abbiamo fatto la nostra parte, finché è stato possibile”.

Attualmente l’associazione conta sette soci e continua a proporre numerose iniziative. “Negli anni sono tante le attività che abbiamo messo in campo: siamo partiti con una clinica mobile assieme a un’associazione di veterinari volontari, per la sterilizzazione degli animali, un tema che ci è sempre stato a cuore. Fino a pochi anni fa proponevamo Animali e Ambiente, un’iniziativa nata nel 2013, dedicata all’informazione e la sensibilizzazione: era un gran contenitore che raccoglieva le esperienze di associazioni e professionisti che lavorano con gli animali, tra le quali la Lipu, le forze dell’ordine e tanti altri”.

Anta Terralba
Un momento dell'iniziativa Animali e Ambiente nel 2019

“Nel corso della nostra storia abbiamo sempre voluto essere un’associazione fornitrice di servizi: da quelli legati alla microchippatura a quelli di sterilizzazione, con partecipazione ai bandi regionali per quelli dedicati ai cani e gatti; sempre in stretta collaborazione con le forze dell’ordine”, ha aggiunto Deiana. “Non sono poi mancate le raccolte fondi a sostegno degli animali e la cura dei randagi”.

Anta Terralba
Una raccolta fondi organizzata dall'Anta qualche anno fa

In vent’anni sono cambiate tante cose e spesso i volontari si sentono scoraggiati. “Rubando una frase a un medico di base, non è più il mestiere che vogliamo fare. Noi siamo pronti a continuare a impegnarci, ma le difficoltà sono davvero tante. Dalle risorse scarse fino alle problematiche legate alla gestione degli animali. Purtroppo molte situazioni sono difficili e spesso le stesse forze dell’ordine si trovano demotivate, nonostante noi speriamo nel contrario”, spiega la responsabile dell’Anta. “Si continua a commettere gli errori del passato: quanti ancora non sterilizzano i propri animali, specie nelle campagne? Troppi, e questo sugnifica sempre più animali vaganti per le strade, che purtroppo finiscono nei canili, o sotto le ruote di un’auto”.

La cronaca ogni tanto fa cascare le braccia a chi si impegna per gli animali. “La sensibilità è certamente aumentata, ma c’è ancora molto da fare. Pensiamo all’episodio del gattino lanciato dal ponte a Lanusei: se si liquida questo genere di episodi come una ragazzata, dove andiamo a finire? Servono pene più severe e più educazione”.

Un pensiero dell’Anta va proprio alle nuove generazioni. “Continuiamo a proporre numerose iniziative di sensibilizzazione nelle scuole: se i più piccoli sono più curiosi, i ragazzi delle superiori si mostrano meno disponili. Purtroppo questo è sintomatico nel mondo del volontariato. I giovani non riescono più a conciliare la vita lavorativa con questo genere di attività: naturalmente non possono rinunciare al proprio lavoro, perché devono comunque avere dei mezzi di sostentamento, e le aziende non possono permettersi di concedere ore di permesso retribuite ai propri dipendenti”, ha concluso Deiana. “Spesso ci diciamo che quando saremo troppo stanchi per continuare non ci sarà nessuno pronto a sostituirci. Ma noi continuiamo a sperare nella sensibilità di tanti ragazzi e continuiamo a impegnarci e lottare per gli animali, finché riusciremo”.

Giovedì, 11 luglio 2024

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