Moria di pesci, gamberi e granchi nello stagno di San Giovanni. "Colpa della mancanza d'ossigeno nell'acqua" - LinkOristano
Ambiente

Moria di pesci, gamberi e granchi nello stagno di San Giovanni. “Colpa della mancanza d’ossigeno nell’acqua”

Nuova richiesta d'aiuto dal Corsorzio di Marceddì

Moria pescato stagno San Giovanni - Marceddì
Anguille e granchi morti nelle nasse. Foto Consorzio di Marceddì

Terralba

Nuova richiesta d’aiuto dal Corsorzio di Marceddì

Da un’emergenza all’altra, per il Consorzio pesca di Marceddì: oltre al blocco dell’attività nello stagno di Corru S’Ittiri per la seconda volta in un mese in seguito ai controlli della Asl, ieri i pescatori hanno trovato grandi quantità di pesci, crostacei e mitili morti nello specchio d’acqua di San Giovanni.

“I lavoratori si sono trovati dinanzi a una vista raccapricciante”, racconta il presidente del Consorzio, Antonio Loi. “Dopo lo stop a Corru S’Ittiri, il compendio è investito da una nuova calamità. Non c’è tregua”.

Secondo il Consorzio, la moria di pesci, crostacei e mitili dipende dalla scarsa ossigenazione delle acque di San Giovanni. “Da oltre vent’anni si sollecita per aprire dei varchi lungo il muraglione del ponte che collega Marceddi alla Costa Verde, per avere un miglioramento nel riciclo delle acque”, dice il presidente. “Oggi questo muraglione,si è trasformato in uno sbarramento totale che sta eliminando completamente l’ossigeno alla laguna, che per secoli ha sfamato migliaia di famiglie del Terralbese”.

Moria pescato stagno San Giovanni - Marceddì
Piccoli granchi morti accumulati sulla sponda dello stagno - Foto Consorzio di Marceddì

Tra gli interventi di riqualificazione del ponte di Marceddì in effetti è prevista anche l’apertura delle finestrelle a mare per il ricambio dell’acqua. Ma secondo il Consorzio, “nei lavori di manutenzione sembra si sia data priorità all’abbellimento e non all’importanza e la funzionalità per cui è stato creato, che era quello di essere utilizzato dai pescatori e migliorare la produttività. Ora il settore pesca, con questa nuova criticità, si trova in completo collasso. A causa di una gestione non corretta e trascurata dei canali di rifornimento delle lagune, il pescato viene meno”.

“Il Consorzio Pesca non è contrario e mai lo sarà alla manutenzione e al miglioramento dei collegamenti, per avere uno slancio turistico migliore, ma è anche vero che non si può rimanere sordi alle varie vicissitudini che stanno vivendo tutti i soci appartenenti alla nostra realtà”, ha concluso Antonio Loi. “Oggi ci ribelliamo a tutto questo, perché non si può continuare a credere alla false promesse e le false risoluzioni dei problemi, che investono non solo il settore pesca, ma anche il settore turistico, per le condizioni in cui versano la borgata di Marceddì e il suo porticciolo”.

Moria pescato stagno San Giovanni - Marceddì
Gamberi morti in superficie, assieme a minuscole spigole e orate - Foto Consorzio di Marceddì

Sabato, 14 luglio 2023

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