Oristano
Va avanti la protesta. Nel tardo pomeriggio è prevista un’assemblea
Arrivano dall’Oristanese, ma anche dal Sulcis, dal Cagliaritano e pure dal Sassarese. In una quindicina hanno trascorso la notte, chi in tenda chi in auto, nel piazzale accanto al cancello del porto industriale di Oristano-Santa Giusta, dopo che un gruppo più numeroso di manifestanti aveva ritardato ieri l’uscita di un camion che trasportava componenti delle grandi torri eoliche destinati ad alcuni impianti del centro Sardegna.
Tra loro ci sono tante donne, che nelle scorse ore hanno voluto lanciare, a modo loro, un messaggio di speranza: lo hanno fatto intonando canzoni in sardo. La protesta intanto non si ferma, così come il presidio al porto, che vede in prima linea diversi comitati e associazioni. Nel tardo pomeriggio di oggi è prevista un’assemblea pubblica.
Ieri è uscito dal porto un solo mezzo pesante. Un altro è pronto e dovrebbe partire in giornata.
Ha passato la notte nel piazzale del porto l’ex europarlamentare Giulia Moi, presidente dell’associazione Progresso Sostenibile. “Con l’associazione”, ha detto, “stiamo dando sostegno alla manifestazione. Siamo contrari alla speculazione energetica che sta subendo la Sardegna e all’invasione di pale eoliche”.
Al porto c’è l’associazione Is pipius no si tocant e pure il Gruttes, il Gruppo tutela territorio sardo. Quest’ultimo comitato è nato su iniziativa di Alessandro Mereu e Silvia Spanu.
“Prendiamo le distanze qualsiasi azione violenta”, ha tenuto a precisare Silvia Spanu, “vogliamo collaborare con tutte le realtà impegnate in questa lotta. Faremo i turni qui al porto fino a quando riusciremo”.
Martedì, 16 luglio 2024
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi commentarlo, accedi al sito o registrati qui sotto. Se, invece, vuoi inviare alla Redazione di Linkoristano un’informazione, una segnalazione, una foto o un video, puoi utilizzare il numero Whatsapp 331 480 0392, o l’indirizzo email redazione@linkoristano.it
commenta