Sull'eolico offshore Alghero fa squadra con Bosa: "Agiamo insieme. E serve una moratoria nazionale" - LinkOristano
Energia

Sull’eolico offshore Alghero fa squadra con Bosa: “Agiamo insieme. E serve una moratoria nazionale”

Appello del sindaco della città della Riviera del Corallo Cacciotto

Un esempio di pala eolica offshore galleggiante, dal progetto presentato dalla società Parco Eolico Flottante Mistral
Foto d'archivio

Alghero

Appello del sindaco della città della Riviera del Corallo Cacciotto

Dal Comune di Alghero arriva un appello al coinvolgimento di cittadini e centri vicini, compreso il Comune di Bosa, per affrontare il tema rinnovabili, con un’attenzione particolare per il progetto Mistral, che propone la realizzazione di un parco eolico offshore galleggiante tra Capo Marargiu e Capo Mannu, a nord della penisola del Sinis e al largo di Torre del Pozzo, Santa Caterina di Pittinuri, S’Archittu e Bosa. La consultazione pubblica è partita il 4 luglio scorso.

Ad Alghero, hanno assicurato il sindaco Raimondo Cacciotto e l’assessore all’Urbanistica Roberto Corbia, sarà massima l’attenzione intorno a Mistral.

“La legge 5 del 3 luglio ‘Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio e dei beni paesaggistici e ambientali’ e la successiva delibera 25/8 del 17 luglio, a firma della presidente della Regione Alessandra Todde”, scrive Cacciotto, “rappresentano un importante primo passo avanti verso la definizione di un modello più chiaro di governo e pianificazione del territorio in materia di energie rinnovabili. Dopo anni di voluto disinteresse da parte della politica regionale, nei quali sono state avviate e portate avanti indiscriminatamente decine e decine di procedure e progetti di impianti eolici e fotovoltaici in tutto il territorio dell’isola, questi due atti rappresentano un sostanziale e immediato passo in avanti, attraverso i quali le competenze autorizzative sui progetti vengono prese in mano alla Regione e si avvia un percorso di pianificazione finalizzato a identificare in maniera inequivocabile le aree idonee e non alla realizzazione di impianti di energie rinnovabili”.

“Ora è il momento che il Governo italiano faccia la propria parte. Da tempo”, aggiungono Cacciotto e Corbia, “siamo convinti che serva una moratoria nazionale e auspichiamo che le forze della maggioranza parlamentare capiscano che gli interessi di tutela del territorio vengono prima di ogni altro. Senza una chiara posizione del Governo, gli enti locali e la Regione Sardegna sono giuridicamente impotenti. Serve invece un processo decisionale che si fondi sulla promozione di iniziative di partecipazione e coinvolgimento adeguate e concrete, con l’obiettivo di arrivare all’individuazione di scelte realmente condivise con le comunità su un tema, quello della transizione energetica, che è dirimente per il futuro del territorio e di tutte e tutti noi”.

Il sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto e l'assessore all'Urbanistica Roberto Corbia
Il sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto e l'assessore all'Urbanistica Roberto Corbia

In questa direzione, con l’obiettivo di rendere fin da subito maggiormente informate e partecipi le comunità rispetto alle proposte progettuali che interessano il territorio del Comune di Alghero, l’amministrazione comunale – sfruttando l’occasione nata dalla temporanea sospensione dei procedimenti del progetto pervenuta da parte del Ministero dell’Ambiente lo scorso 15 luglio, e quindi del contestuale allungamento dei termini utili per la presentazione di osservazioni al progetto – si farà promotrice nelle prossime settimane di un momento di dibattito e confronto pubblico sul tema, per il quale, seguiranno informazioni dettagliate nei prossimi giorni.

“Naturalmente”, concludono il sindaco di Alghero e l’assessore all’Urbanistica, “sarà fondamentale il coinvolgimento del Consiglio comunale algherese e degli enti locali interessati dal progetto, a iniziare dal Comune di Bosa con il cui sindaco, Alfonso Marras, siamo in contatto per concordare azioni e determinazioni condivise”.

Domenica, 21 luglio 2024

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