Ancora scavi al nuraghe Santu Miali, nuovi elementi sull'abilità dei costruttori - LinkOristano
Archeologia

Ancora scavi al nuraghe Santu Miali, nuovi elementi sull’abilità dei costruttori

Un aggiornamento sui lavori nel territorio comunale di Pompu

L'area interessata dagli scavi archeologici nel sito del nuraghe Santu Miali
Il sito del nuraghe Santu Miali, a Pompu

Pompu

Un aggiornamento sui lavori nel territorio comunale di Pompu

Gli scavi archeologici nel sito del nuraghe Santu Miali, a Pompu, hanno portato alla luce nuovi dettagli su questa millenaria struttura. L’edificio è un poderoso bastione nuragico composto da una torre centrale, leggermente decentrata a nord, e da quattro torri circolari disposte ai vertici e collegate da cortine murarie rettilinee. Tutti gli accessi alle torri si aprono nel cortile interno, che rappresenta il vero fulcro della struttura.

Attorno al bastione è possibile vedere le tracce di un imponente antemurale, composto da torri circolari e mura rettilinee, e di un vasto insediamento nel quale si individuano edifici nuragici e strutture pertinenti al riuso dell’area in età storica.

L’edificio è stato costruito con blocchi di arenaria gialla locale, perfettamente lavorati nella faccia a vista e ordinati in filari regolari per orizzontalità e altezza. Ogni filare è stato allineato alcuni centimetri all’interno rispetto a quello inferiore, creando un profilo gradonato delle pareti. Dove le mura rettilinee si legano alle torri circolari sono stati inseriti blocchi d’angolo accuratamente lavorati.

Risalta per bellezza e monumentalità l’ingresso al nuraghe. L’apertura è sormontata da un monumentale architrave ricavato nel nero basalto, sopra il quale, ai lati, due grandi pietre trapezoidali in arenaria si fronteggiano, creando una piccola finestrella, utile a far scaricare il peso della muratura ai lati dell’ingresso. Sopra le due grandi pietre un ulteriore architrave di basalto, simile nelle dimensioni al primo, rimarca la monumentalità dell’ingresso.

Architravi in basalto nero caratterizzano anche gli accessi alle torri del nuraghe, a eccezione della torre sud-orientale che ha un architrave in arenaria. Inoltre, fra i crolli sono stati ritrovati numerosi blocchi in basalto pertinenti alle parti alte della struttura, dove è possibile immaginarli in opera a creare un’alternanza cromatica con la gialla arenaria.

La bellezza e l’efficacia delle soluzioni architettoniche adottate sono una chiara testimonianza della grande perizia tecnica raggiunta dai costruttori e dagli scalpellini nuragici e della rilevante importanza del nuraghe Santu Miali.

A presentare i progressi dei lavori di scavo e restauro sono stati i Comuni di Pompu e Masullas, con il sostegno dei Fondi Cultura. La campagna è stata guidata dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna.

Lunedì, 22 luglio 2024

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