Usellus
Nuovo allarme
Riparte l’allarme nelle campagne di Usellus dove da più di 24 ore un pericoloso incendio minaccia l’altopiano della Giara. Stamane si sono registrati alcune riaccensioni nel perimetro investito dal fuoco. Al punto che è stato chiesto l’impiego di due aerei Canadair, dell’elicottero Superpuma decollato da Fenosu e di un elicottero leggero decollato dalla base di Santa Maria, a Bosa.
Per tutta la notte le squadre dell’antincendio hanno presidiato l’area, dopo che ieri sera il fronte del fuoco era stato fermato. Stamane si sono levate le nuove fiamme e il direttore delle operazioni di spegnimento, appartenente alla stazione del Corpo forestale di Villaurbana ha richiesto l’intervento dei mezzi aerei.
L’obiettivo prioritario è evitare che le fiamme possano uscire dal perimetro dell’area già percorsa e propagare in direzione delle pendici dell’altopiano della Giara, anche in previsione di un rinforzo del vento di maestrale durante le ore centrali della giornata.
Ieri nelle campagne di Usellus le fiamme erano partite dalla località Fonte Piraferta. L’incendio, alimentato dal forte vento di maestrale, si era propagato in direzione dell’altopiano della Giara, in territorio di Assolo e Albagiara. Da qui la necessità di fare intervenire ben quattro Canadair (tre decollati da Olbia e uno da Ciampino). La richiesta di ulteriori mezzi aerei era stata avanzata dal Corpo forestale per supportare l’attività di spegnimento dei due elicotteri già impiegati per domare le fiamme, il Super Puma partito da Fenosu e l’elicottero da Villasalto.
Nella giornata di ieri l’opera di spegnimento era stata coordinata dal personale della Stazione forestale di Villaurbana e dal Nucleo Gauf di Oristano. Sono intervenute cinque squadre dell’Agenzia Forestas dei cantieri di Usellus, Villaurbana, Pau, Ruinas e Siris, cinque squadre dei volontari delle associazioni Laconi-Gvs e Oristano-Soccorso, due squadre dei vigili del fuoco di Ales e Oristano e ulteriori forze di polizia per la gestione dei flussi di traffico.
I primi danni stimati sono ingenti. Una vasta area di territorio è stata incenerita. Bruciate anche alcune linee elettriche.
-segue-
Mercoledì, 24 luglio 2024
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