"Nessuna ombra sul parco eolico di Villacidro. Partiti nel 2008, via libera da Comune e Regione" - LinkOristano
Energia

“Nessuna ombra sul parco eolico di Villacidro. Partiti nel 2008, via libera da Comune e Regione”

La Das, che sta realizzando il nuovo impianto, ricorda date, investimenti e garanzie

Un mezzo pesante con componenti delle grandi torri eoliche
Uno dei mezzi pesanti con i componenti delle torri eoliche partiti dal porto industriale di Oristano-Santa Giusta

Villacidro

La Das, che sta realizzando il nuovo impianto, ricorda date, investimenti e garanzie

Era partito 16 anni fa l’iter burocratico che sta portando oggi alla realizzazione del contestato parco eolico nelle campagne di Villacidro, con i piloni e le pale che arrivano dal porto industriale di Oristano-Santa Giusta, dove erano sbarcate nei mesi scorsi. Il via libera dalla Regione risale a quattro anni fa e nel corso degli anni il progetto presentato dalla Das Villacidro srl – società che fa capo a due imprenditori piemontesi – ha ricevuto il benestare di tre diverse amministrazioni comunali che si sono succedute alla guida del centro del Medio Campidano. Lo ricorda la stessa società, intervenuta con una nota per fare chiarezza e rispondere alle proteste anti-eolico.

Proprio sull’impianto di Villacidro, la scorsa settimana, la sezione sarda dell’Associazione Nazionale Forestali aveva annunciato un esposto alla Procura della Repubblica di Cagliari perché si accertasse un’eventuale violazione della moratoria regionale che blocca per un anno e mezzo la realizzazione in Sardegna di nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

In collegamento su La7 nel corso della trasmissione L’aria che tira, nei giorni scorsi la presidente della Regione Alessandra Todde aveva chiarito che il disegno di legge approvato a inizio luglio dal Consiglio regionale “sospende le autorizzazioni per cantieri non ancora iniziati e ferma le nuove autorizzazioni”. Non è questo il caso di Villacidro, dove invece i lavori erano già partiti da tempo.

La nota diffusa dai rappresentanti della Das Villacidro srl è stata inviata non solo alle testate giornalistiche e all’Assostampa Sarda, ma anche al Ministero delle Imprese e del made in Italy, alla Presidenza della Regione, all’Assessorato della Difesa ambientale, a quello dell’Industria, al Servizio valutazioni ambientali della Regione, ai gruppi consiliari del Consiglio regionale, alle Prefetture e Questure di Cagliari e Oristano, alla Provincia di Oristano, a quella del Sud Sardegna e alla Città metropolitana di Cagliari, oltre che alle amministrazioni comunali di Villacidro, Serramanna e Oristano.

La Das, inoltre, ha inviato il documento pure all’Anas, all’Autorità di Sistema portuale del mare di Sardegna, a Confindustria Sardegna, a Legambiente Sardegna, alla Soprintendenza e al Segretariato dei Beni culturali, al Corpo forestale, all’Enac e all’Arpas, oltreché a Terna, E-Distribuzione, Abbanoa, Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale, Enas e all’Agenzia del Distretto idrografico della Sardegna.

Ecco il testo del documento.

La Das Villacidro srl è una società detta di scopo, ovvero fatta ad hoc per contenere solo l’investimento sottostante, il parco eolico; una prassi comune in tutta Italia e in Europa. La proprietà della Das fa capo a due imprenditori di Camerana (Cuneo), piccolo paesino situato nelle Langhe, in aperta campagna. Gli stessi imprenditori sono anche proprietari della Simic spa, ovvero l’appaltatore principale che sta realizzando l’impianto eolico di Villacidro. È sufficiente cliccare su internet per verificare. Non ci pare che chi scrive sui giornali o sui social l’abbia fatto, né ci risulta che alcuno si sia premurato di chiederci alcuna informazione in merito al progetto.

La richiesta di autorizzazione per la realizzazione dell’impianto eolico ha avuto un iter burocratico lunghissimo, partito addirittura nel 2008. Fu successivamente approvata da tre amministrazioni diverse del Comune di Villacidro. Das ha ottenuto una regolare autorizzazione unica della Regione Sardegna nel 2020, compresa di valutazione di impatto ambientale (Via), alla quale partecipano decine di enti pubblici, nonché tutti gli altri permessi necessari, anche ai trasporti degli aerogeneratori. Tutto alla luce del sole, ovvero sotto il controllo pubblico, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti.

Nella realizzazione del parco sono coinvolte in modo significativo imprese sarde, che utilizzano maestranze locali; si tratta soprattutto di imprese edili e di movimento terra; ma anche alberghi, ristoranti, altri servizi. Vero, gli aerogeneratori sono di fornitura extra-sarda, ma d’altra parte in Sardegna non ci sono produttori, nello stesso modo in cui non ci sono produttori di automobili. Le nostre aziende non sono quotate in borsa, ma Simic (azienda di installazioni metalmeccaniche nata nel 1977 e ancora oggi posseduta da un operaio tubista e un fabbro) dà direttamente o indirettamente lavoro con vari cantieri in Italia a oltre 1.000 persone. Certo, le imprese fanno investimenti per trarne il giusto profitto, le nostre aziende non fanno eccezione; ma parte di questo profitto viene redistribuito anche ai terzi (fornitori, dipendenti, amministrazioni, Stato e regioni per imposte – tra l’altro la Das pagherà alla Sardegna un’Irap del 3,9%); inoltre Das realizzerà nel Comune di Villacidro opere di compensazione per circa 2 milioni di euro.

Das ha acquistato i terreni, il minimo indispensabile (circa 0,5 ettari a pala, non “centinaia di ettari”) da persone sarde, pagando prezzi molto superiori a quelli agricoli; il resto, anche sotto le pale, potrà essere coltivato. Non si stanno costruendo autostrade, ma semplici brevi strade interpoderali di campagna non asfaltate per accedere alle pale; le strade di accesso per i trasporti sono quelle già esistenti, temporaneamente modificate e poi saranno ripristinate (con pagamento di indennizzi ai proprietari), senza “disboscamenti”. Le fondazioni sono frutto di calcoli ingegneristici, i terreni saranno ripristinati e a fine lavori non si vedrà quasi nulla; i cavidotti passano per lo più nelle strade o a fianco di esse.

Tra l’altro – a proposito di utili d’oro – informiamo che le tariffe fisse a cui sarà venduta l’energia prodotta dalle pale per 20 anni risalgono a un’asta Gse (Gestore Servizi Energetici) del 2020. Nel frattempo, basta informarsi dagli addetti ai lavori o leggere i giornali di economia, dopo dicembre 2022 i costi di realizzazione degli impianti eolici sono sensibilmente aumentati (+30% circa). Una congiuntura economica molto sfavorevole, ma l’investimento era ormai avviato e non era ragionevole desistere. Inoltre, a garanzia dello smantellamento dell’impianto a fine vita, Das Villacidro ha presentato, e manterrà nel tempo per 20 anni, una fideiussione bancaria a favore della Regione Sardegna di 2,9 milioni di euro.

Ora la situazione che si è venuta a creare, alimentata da notizie false e tendenziose, sta mettendo a rischio la sicurezza degli addetti ai lavori e creando importanti ritardi nell’esecuzione del progetto, con ingenti costi addizionali che avranno ricadute sulle nostre società e sulle maestranze coinvolte. Crediamo da tempo nelle rinnovabili, quale parziale alternativa alle fonti fossili; già nel lontano 2010 abbiamo investito in 26 MW di impianti fotovoltaici situati nelle Province di Cuneo, Torino, Alessandria; tutti in Piemonte. Abbiamo successivamente deciso di investire in Sardegna negli impianti eolici per una ragione semplicissima: il vento, che ha qui una maggiore intensità rispetto ad altre regioni italiane.

Non esiste produzione di energia a impatto zero, a meno di non voler sognare. Ma quando ciascuno di noi rientra a casa accende la luce, fa la doccia, carica la lavastoviglie e la lavatrice, guarda la televisione, ricarica il telefonino ecc. Una soluzione andrà trovata. Certo, si può discutere sull’opportunità o meno di realizzare gli impianti eolici e dove, ma questo coinvolge le istituzioni e il popolo che, attraverso i suoi rappresentanti eletti, assume delle scelte di politica energetica che sono e saranno per tutti.

Giovedì, 25 luglio 2024

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi commentarlo, accedi al sito o registrati qui sotto. Se, invece, vuoi inviare alla Redazione di Linkoristano un’informazione, una segnalazione, una foto o un video, puoi utilizzare il numero Whatsapp 331 480 0392, o l’indirizzo email redazione@linkoristano.it

commenta