"Né a terra né in mare": dal porto a S'Archittu gli attivisti ripetono il no all'invasione dell'eolico - LinkOristano
Protesta

“Né a terra né in mare”: dal porto a S’Archittu gli attivisti ripetono il no all’invasione dell’eolico

Ieri la manifestazione promossa dal comitato Ajò stop devastazione

A S'Archittu la manifestazione contro le pale eoliche
Gli attivisti a S'Archittu alla manifestazione contro l'invasione dell'eolico

Cuglieri

Ieri la manifestazione promossa dal comitato Ajò stop devastazione

Cambia la sede ma non la posizione degli attivisti contrari all’invasione dell’eolico in Sardegna e alla speculazione energetica. Una settantina di loro ha preso parte ieri sera alla manifestazione promossa dal comitato Ajò stop devastazione, sul lungomare di S’Archittu. Tra loro anche diversi manifestanti che nei giorni scorsi erano stati protagonisti del presidio al porto di Oristano – Santa Giusta.

“Siamo stati molto impegnati al porto, ma avevamo desiderio di fare qualcosa anche contro gli impianti offshore ”, ha spiegato la portavoce del Comitato, Nicoletta Sanna. Durante l’iniziativa immancabile il richiamo al progetto del parco eolico offshore galleggiante tra Capo Marargiu e Capo Mannu, che attraverserebbe anche il litorale reso famoso dal suggestivo arco naturale.

“Abbiamo saputo che la procedura è stata sospesa”, ha detto Nicoletta Fadda, spiegando come durante l’iniziativa si sia parlato dell’aspetto di queste pale, “che anche se in lontananza, si vedranno. Oltre all’impatto visivo c’è quello ambientale, perché ci saranno cavi sottomarini collegati alla costa e cabine elettriche di trasformazione”.

Sul progetto saranno presentate delle osservazioni (il termine ultimo è il 3 agosto). Il parco denominato “Mistral” prevede l’installazione di 32 aerogeneratori dell’altezza complessiva di 355 metri sul livello del mare, a oltre 19 miglia nautiche dalla costa (circa 35 chilometri). “Mistral” avrebbe una potenza complessiva di 480 MW, con 15 MW di potenza unitaria per ciascun aerogeneratore.

È previsto il collegamento alla terraferma mediante cavi di export sottomarini – raggruppati in quattro circuiti – alla tensione nominale di 132 kV, che approderebbero sulla costa a sud di Alghero.

Le infrastrutture a terra prevedono una stazione elettrica di trasformazione ad Alghero, dove avverrebbe un innalzamento del livello di tensione da 132 kV a 380 kV; l’elettrodotto in cavo interrato a 380 kV fino alla stazione elettrica di connessione, lungo circa 31,7 km, che ricadrebbe nel territorio di quattro comuni (Alghero, Putifigari, Ittiri, Bessude); la stazione elettrica di connessione, a Bessude; l’elettrodotto in cavo interrato a 380 kV che collegherebbe la stazione di Bessude con la sezione 380kV dell’adiacente ampliamento della stazione elettrica Terna di Ittiri di futura realizzazione e i relativi raccordi a 380kV.

Il progetto della parco eolico flottante Mistral srl è stato presentato lo scorso 17 aprile al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per l’avvio della valutazione di impatto ambientale. La società è controllata da Acciona Energia, che già nella primavera di due anni fa aveva avviato uno studio per la realizzazione del parco eolico tra Capo Marargiu e Capo Mannu.

Martedì, 30 luglio 2024

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