L'Areus insiste: "Il Comune di Sedilo deve pagare i soccorsi resi all'Ardia. Prescrizioni disattese" - LinkOristano
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L’Areus insiste: “Il Comune di Sedilo deve pagare i soccorsi resi all’Ardia. Prescrizioni disattese”

L'Azienda regionale risponde al sindaco Pes  che ha contestato gli addebiti

Ardia Sedilo 6 giugno 2024
L'edizione 2024 dell'Ardia di Sedilo

Sedilo 

L’Azienda regionale risponde al sindaco Pes  che ha contestato gli addebiti

L’Azienda Regionale per l’Emergenza Urgenza non arretra e  rinnova l’invito di pagamento per i soccorsi resi in occasione dell’Ardia a cavallo,  corsa lo scorso 6 luglio a Sedilo e durante la quale si è verificato un grave incidente con la caduta di diversi cavalieri e il ferimento anche di un addetto alla sicurezza.

L’Areus risponde al sindaco di Sedilo, Salvatore Pes, che nei giorni scorsi aveva reso noto di aver ricevuto dall’Azienda regionale una fattura da 10.558 euro per gli oneri sostenuti nella circostanza. Secondo quanto reso noto dal sindaco Pes, sul conto era  stato inserito l’utilizzo di un mezzo sanitario di base con trasporto del paziente verso il Pronto soccorso della ASL di Nuoro, un mezzo sanitario avanzato con trasporto del paziente verso il Pronto soccorso della ASL di Oristano e un elicottero HEMS con trasporto del paziente verso il Pronto soccorso dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari. Ma il sindaco aveva duramente contestato l’addebito, spiegando come il Comune non possa essere considerato l’organizzatore dell’evento e come il dispositivo di sicurezza sanitaria fosse in piena regola.

L’Areus, però isniste. Ritiene il Comune di Sedilo “ente organizzatore dell’evento”, chiede il pagamento della fattura  e mette sotto accusa il Piano sanitario predisposto per la manifestazione, giudicato inadeguato per l’assenza di una Postazione medica avanzata, tanto che ha richiesto l’intervento di alcuni mezzi.

“Abbiamo dato seguito alla normativa in vigore, la D.G.R. n. 65/13 del 22.12.2015 che per l’organizzazione di eventi e manifestazioni, soprattutto qualora richiamino un rilevante afflusso di persone, come lo è la stessa Ardia di Sedilo, detta precise prescrizioni per garantire il massimo livello di sicurezza possibile per chi partecipa, per chi assiste e per chi è coinvolto a qualsiasi titolo”, chiarisce la Direzione generale dell’Areus, evidenziando che  la valutazione sull’assistenza sanitaria rispetto al rischio della manifestazione spetti alle Centrali Operative del 118.

“La normativa è chiara. Chi organizza deve rispettare tutti gli obblighi espressamente previsti soprattutto in ordine all’assistenza sanitaria, che deve essere adeguata e programmata per tempo, proprio per non gravare totalmente sul Servizio di Emergenza Territoriale 118, chiamato, invece, a fare altro”, continua la Direzione Areus.

“Purtroppo il Piano sanitario presentato dall’amministrazione di Sedilo era inadeguato per il tipo di evento e il Direttore della Centrale Operativa 118 di Cagliari, competente per territorio, anche nell’ultima riunione in Prefettura, aveva posto delle precise prescrizioni che il sindaco ha disatteso”.

“Per questa edizione avevamo ribadito l’esigenza di avere una postazione medica avanzata (PMA), essenziale per il corretto triage sul posto in caso di evento multiplo o maxiemergenza”, spiega Daniele Barillari, direttore della Centrale Operativa 118 di Cagliari. “Inoltre, avevamo prescritto un numero di soccorritori più alto di circa 20 unità rispetto a quanto predisposto dagli organizzatori e concordato che i mezzi dovessero essere 8, equipaggiati con tutto il materiale necessario secondo standard”.

Secondo il sindaco Pes, però, il personale sanitario presente all’Ardia era di primo livello, con formazione adeguata e con elementi esperti in interventi di primo soccorso e rianimazione.  Ma in proposito l’Areus contesta ancora: “Per quanto riguarda la presenza alla manifestazione di medici e infermieri adeguatamente formati, se il sindaco avesse voluto chiederli ad AREUS, piuttosto che ad altre aziende sanitarie, avrebbe dovuto fare richiesta formale di personale (medico e infermieristico), così da avere anche un’idea del costo da sostenere per avere questi professionisti al di fuori del loro orario di servizio, cosa che si verifica per tutte le altre manifestazioni regionali di grande rilievo, come Sartiglia, Girotonno e altre. Invece, per tutta risposta il sindaco sosteneva che la Postazione Medica Avanzata non fosse necessaria, andando bene lo spazio che avevano sempre utilizzato per tutte le edizioni precedenti. Scelta che evidentemente non è stata vincente”, sostiene ancora Daniele Barillari, direttore della Centrale Operativa 118 di Cagliari.

“Il 6 luglio, a seguito della caduta di alcuni cavalieri, il medico responsabile designato dall’organizzatore e presente all’Ardia si è rivelato in evidente difficoltà, ha chiesto aiuto al 118 richiedendo l’invio sul posto di un’ambulanza di base, di una medicalizzata e l’elicottero. Cosa che è stata fatta immediatamente. Sono stati soccorsi in tutto 9 pazienti che si sono dovuti ospedalizzare. Di questi una buona parte è stata valutata dal medico AREUS della postazione medicalizzata intervenuta. Di 9 pazienti ben 3 sono stati trasportati con mezzi Areus e non da quelli presenti all’Ardia”,  precisa il direttore del 118 di Cagliari.

“È del tutto evidente”, continua Barillari, “come a causa dell’assenza di un PMA, della presenza di soccorritori in numero inadeguato, privi degli opportuni presidi sanitari, nonché di ambulanze non equipaggiate come da nostra richiesta i soccorsi abbiano avuto alcune criticità, costringendo al ricorso del 118 per la valutazione ed il trasporto di buona parte dei feriti”.

“Attività come queste non sono coperte dal Sistema Sanitario Nazionale”, conclude l’Azienda Regionale per l’Emergenza Urgenza. “Il corrispettivo previsto sulla base di tariffe regionali deve essere riconosciuto ad Areus, così come vuole normativa regionale. Per i prossimi eventi, per la migliore sicurezza di cavalieri e pubblico, il suggerimento di Areus è quello di seguire le indicazioni tecniche delle Centrali 118”.

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