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L’autonomia differenziata è incostituzionale? La Regione Sardegna fa partire il ricorso

I sette punti contestati della legge 86/2024

Regione Sardegna: passaggio di consegne tra Christian Solinas e Alessandra Todde
Foto d'archivio

Cagliari

I sette punti contestati della legge 86/2024

La Regione Sardegna ricorre alla Corte Costituzionale e chiede l’annullamento della legge 26 giugno 2024, n. 86 sull’attuazione dell’autonomia differenziata: la delibera sul ricorso è stata approvata oggi dalla Giunta Todde.

I principali punti del ricorso sono questi:

  1. La legge viola l’art. 116, comma 3 della Costituzione, eccedendo i limiti previsti per l’autonomia differenziata.
  2. Viola il principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni, non prevedendo adeguate forme di coinvolgimento delle Regioni nel processo.
  3. Consente il trasferimento di intere materie alle Regioni, anziché solo di “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia”.
  4. La delega al Governo per la determinazione dei LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni) è carente di principi e criteri direttivi.
  5. Viola le prerogative delle Regioni a statuto speciale, in particolare della Sardegna.
  6. Non rispetta le procedure previste dallo Statuto speciale della Sardegna per il trasferimento di funzioni e risorse.
  7. Rischia di accentuare i divari territoriali e violare i principi di solidarietà e uguaglianza.

Il ricorso argomenta dettagliatamente come questi vizi di costituzionalità ledano le competenze e l’autonomia della Regione Sardegna, e per questo chiede l’annullamento totale o parziale della legge.

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