Terralba
Battista Manis qualche giorno fa ha vinto 150.000 euro al 10 e Lotto
Un attentato, ispirato da invidia, gelosia, cattiveria. Pochi dubbi sull’origine dolosa dell’incendio che ieri notte ha danneggiato una villetta in via Sicilia, a Terralba. E il padrone di casa – Battista Manis, titolare di diverse tabaccherie – non ha dubbi neppure sul movente: mostrando i danni in un video pubblicato su Facebook, l’imprenditore si è sfogato: “Questo è quello che hanno fatto a casa mia”.
“L’invidia, la gelosia e la cattiveria. Ma queste si ritorceranno sulle persone che hanno attentato alla mia casa. Colui che ha compiuto questo gesto sarà consegnato alla giustizia in due giorni. Credo nelle istituzioni e nella forza di volontà”, ha detto Manis.
Ancora non si sa quali elementi siano stati raccolti dai vigili del fuoco di Oristano – intervenuti ieri notte a Terralba – o dai carabinieri. Il video sui danni fornisce però qualche indizio: davanti alla porta si vede un blocchetto di cemento che probabilmente è stato usato per spaccare la vetrata e spargere anche all’interno del locale un liquido infiammabile.
Allo stesso modo, con benzina o altro, è stato appiccato il fuoco in altri punti all’esterno della villetta.
Due estintori per terra accanto alla porta fanno pensare che qualcuno abbia cercato di limitare l’incendio prima dell’arrivo dei vigili del fuoco.
Battista Manis è il proprietario di diverse tabaccherie in tutta l’Isola: nei giorni scorsi è balzato agli onori della cronaca per aver vinto 150.000 euro al 10 e Lotto grazie a una giocata nella sua rivendita di via Marceddì, a Terralba.
Nei mesi scorsi, una sua tabaccheria a Sassari era stata coinvolta di un episodio di cronaca: una commessa era riuscita a mettere in fuga un rapinatore lanciandogli contro degli oggetti.
“La solidarietà dell’Amministrazione comunale va ai nostri concittadini colpiti da questa tragedia”, ha commentato questa mattina il sindaco di Terralba, Sandro Pili. Battista Manis e la sua famiglia hanno raccolto tanta solidarietà anche nei commenti indignati sotto al video su Facebook.
Sabato, 24 agosto 2024
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