Bosa
I difensori pronti a impugnare la decisione del Gip: si andrà a processo
Condanna da cinquemila euro a testa per falso e interruzione di pubblico servizio per l’ex sindaco di Bosa Pier Franco Casula, i suoi quattro assessori Federico Ledda e Maura Marongiu (entrambi in carica anche con la giunta Marras), Paola Pintus, Maria Giovanna Campus e l’ex consigliera comunale Maria Carmen Mariani.
La condanna in Tribunale di Oristano si riferisce alla vicenda di S’Aladerru, che va avanti da circa 20 anni: gli amministratori comunali erano accusati di aver bloccato la realizzazione di canale che avrebbe potuto evitare le inondazioni causate dal Temo.
La procedura per l’approvazione dell’opera si era interrotta a causa delle incompatibilità dichiarata dai sei amministratori, secondo i quali parentele e legami con i proprietari di terreni da espropriare sarebbero stati causa di conflitti di interesse. Per la Procura il conflitto non c’era e quindi Casula e gli altri – astenendosi dal decidere – avrebbero bloccando l’iter del progetto senza motivo.
Il provvedimento firmato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Oristano, Salvatore Carboni, è arrivato alcuni giorni fa. Tutti e sei gli amministratori intendono opporsi e andare a processo, convinti della propria innocenza.
L’ex sindaco Casula sarà difeso dall’avvocato Guido Manca Bitti; il vicesindaco (ex e attuale) Federico Ledda sarà assistito dall’avvocato Alessandro Gamberini; infine l’avvocato Roberto Nati affronterà il processo per le ex assessore Maria Giovanna Campus, Paola Pintus, Maura Marongiu e per Maria Carmen Mariani.
Sabato, 7 settembre 2024
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