Cera (FdI): "Porto di Oristano, un gigante dormiente. I finanziamenti vanno altrove" - LinkOristano
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Cera (FdI): “Porto di Oristano, un gigante dormiente. I finanziamenti vanno altrove”

L'esponente del centrodestra ironizza sull'inaugurazione della nuova recinzione dello scalo

"Porto Oristano - Inaugurazione nuova linea doganale
Il taglio del nastro della nuova delimitazione portuale, un evento criticato da Emanuele Cera

Oristano

L’esponente del centrodestra ironizza sull’inaugurazione della nuova recinzione dello scalo

“Tanto rumore per nulla. Nei giorni scorsi l’Autorità di Sistema pPortuale ha inaugurato la nuova delimitazione operativa del porto di Oristano, ma i finanziamenti importanti vanno altrove, nel silenzio più assoluto della classe politica oristanese”. La denuncia arriva da Emanuele Cera, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

“Un taglio del nastro accompagnato da grande entusiasmo e solennità, con la partecipazione di autorevoli rappresentanti istituzionali, quali il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana, il prefetto Salvatore Angieri, il nuovo comandante della Capitaneria di porto, sindaci, amministratori comunali, forze dell’ordine e, non potevano mancare, i vertici del Consorzio industriale e del cluster portuale. Tutti presenti per celebrare l’apertura di una recinzione”, ironizza Cera. “Questa è la realtà di quanto successo: un muro che delimita l’area portuale, probabilmente nel tentativo maldestro di fare cassa, cercando di dare in concessione qualche metro quadrato di cemento”.

“In un’area strategica come quella di Oristano, snodo cruciale (o almeno potenzialmente tale) per il centro-occidente della Sardegna”, sottolinea l’esponente di Fratelli d’Italia, “si è deciso di festeggiare questa straordinaria opera, a firma dell’Autorità Portuale. Sa di presa in giro, visto che le principali risorse economiche, quelle vere, sono state programmate e destinate ad altri lidi, come i porti del nord e del sud dell’isola”.

Emanuele Cera luglio 2023
Emanuele Cera

“Al contrario”, scrive Cera, “non c’è la minima volontà di sviluppo per uno dei principali scali della costa centro-occidentale della Sardegna. Il porto di Oristano è destinato a ricevere briciole, malgrado le innumerevoli necessità e le grandi potenzialità, mentre le grandi risorse si concentrano altrove, con buona pace di chi continua a sperare in una crescita infrastrutturale equilibrata e strategicamente distribuita”.

“Ecco perché, a questo punto, ci si aspetterebbe un intervento da parte della presidente della Regione Alessandra Todde e degli assessori competenti. Mi farò portavoce di questa ennesima esclusione nei confronti della provincia di Oristano che, dati alla mano, continua a essere più in ritardo in termini di sviluppo e, malgrado ciò, le risorse stanziate per ricolmare questo gap vengono destinate altrove. Se non si interverrà convintamente”, conclude il consigliere regionale di centrodestra, “lo scalo oristanese continuerà a essere un gigante dormiente, limitato e trascurato, nonostante il suo enorme potenziale”.

Sabato, 21 settembre 2024

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