Ordine dei medici, a Oristano si vota: impegno confermato per gli uscenti - LinkOristano
Sanità

Ordine dei medici, a Oristano si vota: impegno confermato per gli uscenti

Rinnovo degli organi istituzionali per il quadriennio 2025-2028

Ordine dei medici di Oristano
Un momento della conferenza stampa di questa mattina nella sede dell'Ordine

Oristano

Rinnovo degli organi istituzionali per il quadriennio 2025-2028

Una sola lista dei medici chirurghi “Per la sanità e la professione” e una degli Odontoiatri “Etica”. Alla guida dell’Ordine dei medici di Oristano si ripropongono per il prossimo quadriennio praticamente le stesse persone, con la sola eccezione di Francesco Muscas, sostituito da Francesca Sanna. Lo ha annunciato questa mattina il presidente uscente, Antonio Sulis, in una conferenza stampa.

“Il compito che ci aspetta è quanto mai complesso soprattutto a causa della carenza dei medici e delle risorse” ha detto Sulis, “il nostro territorio ha subito negli ultimi anni un declassamento. Non possiamo nascondere che abbiamo tante criticità e carenze, che abbiamo sempre messo in evidenza in un dibattito sempre acceso con il direttore generale della Asl”.

“Sappiamo che mancano i medici di famiglia”, ha ricordato Antonio Sulis: “secondo i nostri dati, confermati dai sindacati, sono 40mila i cittadini privi del medico ma secondo la Asl sono 26mila. Questo comporta una serie di problemi non indifferenti, anche se in parte i medici mancanti sono stati sostituiti dagli Ascot. Per noi è solo un palliativo che non garantisce l’assistenza che il cittadino si aspetta”.

Sulis ha ricordato anche i gravi disagi del Pronto soccorso del San Martino di Oristano, complicati anche gravi carenze del servizio di guardia medica. “Una situazione che si ripercuote nelle prestazioni del Pronto soccorso”, ha aggiunto il presidente dell’Ordine, “che purtroppo è in continua sofferenza anche a causa dei soli 25 posti letto di cui dispone il reparto di Medicina. Da mettere in evidenza che anche le nuove strutture annunciate e realizzate al San Martino, come Otorino, Oculistica e di Neurologie, trovano poca attenzione da parte dell’ospedale, come confermano gli utenti”.

“La nostra scelta di continuare ad essere presenti nell’Ordine dei medici è legata anche alla grave crisi che sta vivendo la sanità”, ha detto un altro dei candidati, Gianfranco Delogu. “Vogliamo dare ancora il nostro contributo. Ci troviamo davanti ad un momento storico difficile, a causa delle scelte fatte dalla politica, e non possiamo tirarci indietro e abbandonare la popolazione davanti a questa implosione. Ci saranno, poi, anche le sfide legate al passaggio alla Sanità digitali. Noi ci siamo, in quanto capaci, e ci vogliamo assumere le nostre responsabilità, per difendere la salute della popolazione, la nostra professione e la salute dei nostri professionisti. Per questo abbiamo risposto all’appello di Antonio”.

Delogu ha ricordato che la distribuzione delle risorse per la Sanità a livello regionale ha penalizzato soprattutto il centro Sardegna, con Nuoro e Oristano, ma anche il Sulcis Iglesiente, che ha avuto una riduzione delle risorse e dei medici.

“Si ripresenta il gruppo, anche se non si vede la volontà da parte di molti altri colleghi di partecipare ad un’attività importante, tra i cittadini e i loro problemi di salute e i colleghi”, ha detto Roberto Irde, “ma il nostro impegno si conferma, Antonio ne è il simbolo. L’Ordine è importante e deve essere presidiato, anche con maggiori funzioni e responsabilità. L’entusiasmo del gruppo non manca”.

“Vorrei porre l’attenzione sui problemi ospedalieri del San Martino”, ha aggiunto Luca La Civita. “Lo conosco molto bene e in questi anni ha subito un impoverimento delle risorse e del personale. Il mio compito sarà quello di trovare soluzioni e dare anche un’immagine migliore di un presidio che oggi subisce critiche pesanti. Quale responsabile della Medicina, reparto fulcro, risentiamo di queste difficoltà in ambito ospedaliero. La carenza di medici – siamo solo in quattro – ha comportato la riduzione dei pazienti, oggi ne abbiamo solo 25. Ma la carenza è generalizzata e questo porta ad un prolungamento della degenza e dei tempi per i servizi e gli esami che si riflette su un ospedale che non si muove agilmente, con un grosso peso”.

“Ho deciso di riconfermare la mia presenza nel gruppo perché e necessario che la Medicina e l’assistenza medica siano potenziate sia nel territorio che nell’ospedale”, ha detto Francesca Sanna, medico di famiglia. “A livello del territorio ci sono gravi carenze dei medici di medicina generale e la cosa più grave che – in vista di tutti i pensionamenti anche prossimi – non sappiamo se nei prossimi 10 anni riusciremmo a colmare questo buco pericoloso  che si sta creando e che sta lasciando tanti cittadini senza assistenza di base”.

Sabato, 21 settembre 2024

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