Cai e Forestas insieme per rilanciare i sentieri. Una dorsale collegherà Montiferru, Ghighine e Monte Arci - LinkOristano
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Cai e Forestas insieme per rilanciare i sentieri. Una dorsale collegherà Montiferru, Ghighine e Monte Arci

Sabato scorso un incontro a Campulongu

Oristano Cai incontro con Forestas

Oristano

Sabato scorso un incontro a Campulongu

La sala convegni di Campulongu ha ospitato sabato scorso un corso di aggiornamento-formazione per operatori di sentieristica a cui hanno partecipato tecnici Cai e Forestas e professionisti provenienti da tutta l’isola. A promuovere l’incontro è stato il Cai Sardegna, col presidente Pier Francesco Boy e il referente della Commissione sentieri e cartografia Gesuino Onida.

Il responsabile nazionale della Struttura operativa sentieri e cartografia Cai, Alessio Piccioli, ha ricordato che Club Alpino Italiano e Forestas hanno siglato un accordo per lo sviluppo e l’accatastamento, con segnaletica a standard universale Cai, di circa 3.000 chilometri di sentieri. Sono compresi 600 chilometri del Sentiero Italia, da Santa Teresa Gallura a Castiadas.

Per il Cai Sardegna è stato un momento di confronto utile a fare il punto sui progetti operativi in vista del prossimo piano triennale sentieri, programma che potrà contare sulla disponibilità immediata di 7 milioni di euro stanziati dall’Assessorato regionale della Difesa dell’ambiente.

Sul tavolo c’è anche la definizione della dorsale occidentale che collegherà, attraverso i sentieri delle montagne del Montiferru, del Grighine e del Monte Arci, culla dell’ossidiana, quella parte di Sardegna sinora esclusa.

Ad Alessio Saba, coordinatore per Forestas dei tavoli tecnici regionali, il compito di ripercorrere le varie tappe normative, dalla legge regionale n°16 del 2017, ai regolamenti attuativi, che collocano la Sardegna tra le prime e più virtuose regioni in Italia. Sino alla legge approvata nel 2023 per il “Design for all”, che mira alla realizzazione di infrastrutture adeguate a ogni tipo di disabilità.

Il geografo nuorese Matteo Cara ha fatto il punto sulle fasi della progettazione del sentiero, richiamando le pubbliche amministrazioni sul fatto che “non sono più ammissibili interventi del fai da te fuori dalle norme”.

Inoltre, il dirigente regionale del Cai Matteo Marteddu ha evidenziato la necessità urgente di programmare interventi per recuperare sentieri con adeguata segnaletica a standard Cai in quelle aree della Sardegna percorse dal fuoco nei mesi estivi.

E muovono i primi passi, come sostenuto da Riccardo Tomaselli, presidente della Struttura centrale Cai su rifugi e bivacchi, le procedure per certificare anche nell’isola punti di accoglienza lungo la vasta rete dei sentieri.

Lunedì, 23 settembre 2024

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