Dal Sarcidano e dalle zone interne oltre 1400 firme contro l'autonomia differenziata - LinkOristano
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Dal Sarcidano e dalle zone interne oltre 1400 firme contro l’autonomia differenziata

Referenti della Uilp Laconi a Roma per consegnarle alla segretaria nazionale Ivana Veronese

Uil pensionati - consegna firme
Il segretario generale Uilp Sardegna, Rinaldo Mereu, consegna i moduli con le firme a Ivana Veronese, vice coordinatrice nazionale del comitato contro l'autonomia differenziata

Laconi

Referenti della Uilp Laconi a Roma per consegnarle alla segretaria nazionale Ivana Veronese

Sono state consegnate questa mattina a Roma le 1.423 firme contro la legge 86/24 (Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario) raccolte nei comuni delle zone interne della Sardegna per iniziativa dell’area vasta Uilp Sarcidano – Barbagia di Seulo – Mandrolisai – Alta Marmilla. Lo ha reso noto il segretario dell’Area vasta Uilp Laconi, Ignazio Marrocu.

La campagna di raccolta firme è stata chiusa nei giorni scorsi dopo un mese di attività, svolta nonostante il caldo torrido. La Uil Pensionati ha allestito gazebo per la raccolta firme contro l’autonomia differenziata in vari centri.

“Per questo dobbiamo ringraziare in primis i molti cittadini e i tanti amministratori, la segreteria regionale Uilp Sardegna, la vice presidente del Comitato nazionale promotore contro l’autonomia differenziata, la segretaria nazionale UIL Ivana Veronese, per averci supportato sia con la presenza ai nostri tavoli, sia per il continuo sostegno che i nostri dirigenti non ci hanno fatto mai mancare”, commenta Ignazio Marroccu. “Le nostre ragioni hanno trovato tanti sostenitori che come noi ritengono questa legge profondamente iniqua e lesiva dei diritti sanciti nella Carta costituzionale”.

“Erogare i diritti in base alla residenza e non alla cittadinanza rischia seriamente di compromettere i livelli di assistenza, che verranno forniti in base alla ricchezza della regione di appartenenza, trasformandoli così in privilegi”, continua Marroccu. “La legge Calderoli entrata in vigore lo scorso 13 luglio è zeppa di trucchi e di trappole, intanto il nome che gli viene attribuito – autonomia differenziata – che altro non è che la secessione che la Lega voleva attuare alcuni anni fa”, continua il segretario Area vasta Uilp Laconi.

“Ora, ci attende un altro duro compito”, conclude Marroccu, “convincere le persone ad andare a votare, vista la disaffezione e l’astensionismo oltre il 50%. Confidiamo che i cittadini comprendano che l’esercizio del voto espresso per un referendum è la forma più alta di democrazia. In Italia ci sono due modi per esercitarla, una è quella indiretta, attraverso il voto ai nostri rappresentanti alle varie elezioni; l’altro modo è quella diretta, dove il consenso espresso dai cittadini incide direttamente nella decisione da prendere, come in questo caso, dove al quesito referendario dovremo rispondere sì all’abrogazione della legge 86/24 – Autonomia differenziata”.

Martedì, 24 settembre 2024

 

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