Un giorno di ferie per far correggere una ricetta sbagliata, ma all'Ascot il medico non c'è - LinkOristano
Sanità

Un giorno di ferie per far correggere una ricetta sbagliata, ma all’Ascot il medico non c’è

La protesta di una paziente: "Ambulatorio aperto solo un giorno a settimana e orari non rispettati"

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Immagine d'archivio

Tramatza

La protesta di una paziente: “Ambulatorio aperto solo un giorno a settimana e orari non rispettati”

Un solo giorno di servizio per l’Ascot di Tramatza, e senza la certezza di trovare il medico. È il “gravissimo disservizio” denunciato da una paziente del paese, senza medico di base dal 2022 e in difficoltà anche per una banale correzione su una ricetta.

“Il 26 settembre ho preso un permesso da lavoro per andare nell’ambulatorio Ascot, perchè avevo bisogno di far correggere un’impegnativa che mi era stata rilasciata sbagliata e che mi serviva per fare un ecografia”, scrive la paziente in una lettera firmata. “Purtroppo alle 13.20 l’ambulatorio era già chiuso, il medico assente, non so se per una visita domiciliare o perché se ne fosse andato, anche se l’orario previsto è 9-14”.

“Io e tutti i miei concittadini senza medico di base abbiamo solo questa opportunità, il giovedì mattina dalle 9 alle 14, ma se l’ambulatorio è chiuso alle 13.20 bisogna aspettare nuovamente una settimana. Sarebbe stato quantomeno opportuno segnalare con un cartello il motivo dell’assenza”, contesta la signora, parlando di beffa: “Non è possibile affidare alla fortuna trovare il medico in ambulatorio”.

“Noi di Tramatza possiamo usufruire dei medici Ascot solamente nel nostro ambito – Tramatza, Milis e Bauladu – e anche Bauladu è aperto solo al mattino una sola volta la settimana, mentre a Milis non c’è un Ascot”, continua la segnalazione. “L’impegnativa sbagliata mi serve che venga corretta, per poter effettuare un esame diagnostico prescritto da uno specialista, e non è assolutamente giusto usare un giorno di ferie per andare in un ambulatorio a correggere, ripeto correggere semplicemente, un’impegnativa. E non sarebbe giusto sobbarcarsi il costo dell’esame a pagamento perché non è possibile avere un’impegnativa. Io ho un’esenzione e pretendo che venga fatta valere. Oltre al danno della mia patologia devo subire anche l’umiliazione di non poter ricevere l’assistenza a cui ho sacrosanto diritto?

“Sono una lavoratrice”, precisa la signora. “Le ferie non sono state previste per andare dal medico, ma per la ripresa psicofisica del lavoratore. Né ci si può avvalere dei permessi per visite mediche, che sono previsti solo per effettuare esami o visite specialistiche, non per recarsi dal medico di base”.

“Come si deve risolvere questa situazione?”, conclude amareggiata la signora. “Non esiste giustificazione nel fatto che non ci sono medici, che non è garantito il servizio per quel motivo. Tutti noi cittadini siamo esasperati. La salute è un diritto costituzionalmente garantito, deve essere trovata una soluzione”.

Venerdì, 27 settembre 2024

 

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