A Cabras una nuova ala del cimitero richiamerà le tombe millenarie delle aree archeologiche del Sinis - LinkOristano
Lavori pubblici

A Cabras una nuova ala del cimitero richiamerà le tombe millenarie delle aree archeologiche del Sinis

Più di 1700 loculi. Il via libera in Consiglio comunale 

Una simulazione del progetto di ampliamento del cimitero di Cabras
Una simulazione del progetto di ampliamento del cimitero di Cabras - Foto Ufficio Stampa Comune di Cabras

Cabras

Più di 1700 loculi. Il via libera in Consiglio comunale 

Con 11 voti a favore, un astenuto e un contrario, ieri il Consiglio comunale di Cabras ha approvato il nuovo piano regolatore cimiteriale, documento proposto dall’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Abis per la pianificazione presente e futura del cimitero comunale, che si ispira alle tombe millenarie del Sinis.

L’ampliamento cimiteriale prevede 1.650 loculi areati, 90 non areati, 10 postazioni di inumazione a terra, 1.960 cellette ossario, 150 per la cremazione, 450 spazi sepoltura in tombe e cappelle familiari.

Rispetto al cimitero antico che conserva aspetti monumentali e di decoro tra cui la presenza dei cipressi, fanno sapere dal Comune di Cabras, gli ampliamenti che si sono susseguiti in questi decenni hanno solo soddisfatto il crudo aspetto funzionale della sistemazione dei feretri, senza alcuna concessione agli aspetti simbolici e di qualità dello spazio.

Si è approvata quindi la proposta di ampliamento dei progettisti che – come detto – si sono ispirati alle tombe millenarie tipiche delle aree archeologiche del Sinis, caratterizzate da intagli precisi e geometrici nell’arenaria, presenti anche nelle cave antiche del territorio. Dominante nell’ampliamento sarà proprio l’arenaria che rivestirà volumi e incavi geometrici con elementi lapidari in basalto o biancone, a replicare ciò che il territorio evoca.

L’area sarà ben organizzata nel pieno rispetto della normativa e integrata con la parte esistente, a essa collegata attraverso tre varchi di passaggio. All’interno dei camminamenti saranno piantumati dei cipressi ed è prevista un’area per le nuove cappelle e tombe familiari.

Il piano suggerisce che la parte antica del cimitero sia ristrutturata con materiali utilizzati in quel periodo storico, come il travertino, con riduzione in cassetta dei feretri esistenti e loro posizionamento nello stesso punto in spazi minori, con le lapidi realizzate in marmo di carrara nelle varianti grigie nuvolate o bardiglio.

L’opera di ampliamento del cimitero prevede novità che vengono definite di “sostenibilità cimiteriale”, relative alla durata delle concessioni e a una più efficiente rotazione tra la prima e la seconda sepoltura, ossia tempi più rapidi per poter procedere di passaggio dal feretro all’urna, nel pieno rispetto delle tradizioni e dell’elaborazione del lutto da parte delle famiglie.

Le tombe millenarie di San Giovanni di Sinis
Le tombe millenarie di San Giovanni di Sinis

“Nel nostro mandato”, ha detto Abis, “abbiamo dato grande attenzione alle criticità di decadimento del cimitero comunale, dando priorità all’ampliamento dell’area ormai satura, questioni che oggi costituiscono un problema serio che accomuna moltissime città, diventando una sorta di emergenza nazionale”.

“Con particolare impegno siamo riusciti a non far mancare mai la sepoltura a nessuno”, ha proseguito il sindaco, “e stiamo prendendoci cura dell’intera area con investimenti che in soli quattro anni supereranno i 600.000 euro. Sottolineo l’importanza del lavoro amministrativo svolto dagli uffici comunali che con la nuova organizzazione stanno regolamentando efficacemente il servizio cimiteriale, anche attraverso la costituzione di una compiuta anagrafica delle tombe su base georeferenziata e il processo di rinnovo delle concessioni, fondamentale per alimentare i costi della gestione. Entro pochi mesi si provvederà alla messa all’asta dei lotti delle cappelle e delle tombe nella nuova area”.

A illustrare il piano regolatore, con una esposizione articolata sulla pianificazione e la scelta architettonica pensata per la nuova ala del cimitero comunale, è stato l’assessore ai Lavori pubblici Enrico Giordano.

“In questi decenni abbiamo sempre operato in regime di urgenza”, ha evidenziato Giordano, “in particolare per la presenza di spazi limitati per la sepoltura, per il dovuto adeguamento alla normativa vigente e con l’esigenza di ristrutturare la parte interna dell’area, in particolare per quella più antica, che necessita di risorse importanti per la risistemazione”.

L’assessore si è quindi soffermato sui numerosi interventi già realizzati fino a oggi, a partire dal 2018, per un totale di 438.000 euro, per opere di manutenzione straordinaria, la costruzione del muro di recinzione della nuova area di ampliamento, l’inserimento di nuovi blocchi di loculi. A breve, inoltre, partiranno ulteriori lavori volti a migliorare l’accessibilità dell’area interna della parte storica e per la rifinitura del muro di recinzione e abbellimento della parte nuova, con una spesa di ulteriori 150.000 euro.

“La giunta”, ha proseguito Giordano, “ha approvato qualche settimana fa il progetto di realizzazione di due assi di camminamento lungo la parte centrale del cimitero antico e nella parte delle nuove tombe a terra del vecchio ampliamento. Questa soluzione permetterà a tutti, in modo particolare ad anziani e disabili, di spostarsi con facilità laddove prima era più complicato. Interverremo anche con alcune manutenzioni straordinarie urgenti”.

“Occorre utilizzare una logica programmatoria che limiti al minimo le espansioni del cimitero nel tempo, con un relativo aumento del consumo di suolo e dei costi di realizzazione e gestione degli ampliamenti”, ha detto ancora l’assessore ai Lavori pubblici. “La soluzione tecnica è quella di efficientare la rotazione tra la prima e la seconda sepoltura: se al giorno d’oggi le concessioni durano venti anni e occorre necessariamente rinnovarle per altri venti prima di poter procedere all’estumulazione, il nuovo sistema di loculo areato permetterà di ridurre i tempi di prima sepoltura, che consentono la traslazione delle salme in cellette ossario già dopo 10-15 anni. La seconda sepoltura renderà possibile il ricongiungimento dei congiunti, con possibilità di riutilizzo delle stesse lapidi”.

Andrea Abis ed Enrico Giordano - Foto Ufficio Stampa Comune di Cabras
Andrea Abis ed Enrico Giordano - Foto Ufficio Stampa Comune di Cabras

Venerdì, 4 novembre 2022

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