Un alieno ispirato ai Giganti di Mont'e Prama: al Marmomac di Verona il Robot Primitivo - LinkOristano
Innovazione

Un alieno ispirato ai Giganti di Mont’e Prama: al Marmomac di Verona il Robot Primitivo

L'opera in marmo di Carrara dell'artista Marcondiro è stata scolpita con l'intelligenza artificiale

Gigante IA - Robot Primitivo_Marco Borrelli_Foto di Oscar Silvestri
La scultura in marmo di Carrara dedicata ai Giganti di Mont'e Prama

Cabras

L’opera in marmo di Carrara dell’artista Marcondiro è stata scolpita con l’intelligenza artificiale

È dedicato e ispirato ai Giganti di Mont’e Prama di Cabras il Robot Primitivo, opera che dal 24 al 27 settembre sarà esposta al Palaexpo di Verona in occasione di Marmomac 2024, la più grande fiera internazionale dedicata al marmo e alle pietre naturali. Si tratta di un omaggio realizzato in occasione del cinquantesimo anniversario del ritrovamento delle grandi statue nel Sinis.

Realizzato in marmo di Carrara e lavorato interamente dall’intelligenza artificiale in grafica 3D con movimento dell’avatar, il Robot Primitivo è firmato dall’artista di origini calabresi e campane Marco Marchese Borrelli, in arte Marcondiro, che da anni esplora le icone e le iconografie universali dell’essere umano, raccontando la contemporaneità attraverso la ricerca e la sperimentazione di diversi linguaggi – VideoArt, GraphicArt, VideoGame Art, 3D, scultura, Interactive Art e Musica – portando avanti una riflessione artistica sull’evoluzione umana, che parte dalle rappresentazioni primigenie per arrivare alle più avanzate frontiere tecnologiche.

L’artista ha disegnato il modello del Robot Primitivo in grafica 3D in collaborazione con Roman Testoni, permettendo di muovere l’avatar in qualsiasi posizione e modificare l’effetto finale, anche in termini di materiale. Sarà possibile scoprire da vicino la scultura al Palaexpo di Verona nello spazio dedicato a Silvestri Art&Design di Carrara.

“Ho scelto di realizzare l’opera utilizzando esclusivamente robot per il taglio del marmo, per rispettare l’idea primigenia del progetto: fare Arte senza Arte-fare” spiega l’artista. “Mi affascinava il pensiero che una macchina potesse creare la testa del Robot. Questo concetto si collega alla narrazione contemporanea sull’Intelligenza Artificiale e al timore diffuso che, un giorno, una AGI – un’intelligenza artificiale capace di generare coscienza – diventi non solo senziente, ma anche molto più potente del cervello umano. La scelta di scolpire la testa di un robot nasce dalla mia volontà di creare un legame ucronistico tra le sculture nuragiche dei Giganti di Monte Prama e un essere androide che proviene probabilmente da un futuro non-distopico. In questo futuro immaginario, una popolazione illuminata avrebbe rappresentato questo essere misterioso in sculture e altre forme d’arte, per celebrare il suo fascino enigmatico. La testa del Robot Primitivo contiene una memoria sacrale che conserva ciò che è successo e prefigura ciò che ancora deve accadere.”

Marco Marchese Borrelli, in arte Marcondiro, è un artista multimediale che dal 2012 sperimenta diversi linguaggi artistici. Formatosi in ambito etnomusicologico, ha esplorato la musica di tradizione popolare, il cantautorato e la musica elettronica colta. La scultura rappresenta quindi la “materializzazione sonora” di questa ricerca artistica. Attraverso le sue opere esplora temi di grande rilevanza contemporanea, come l’equità sociale e la consapevolezza ecologica, proponendo una visione ottimistica di un futuro in cui tecnologia e umanità convivono armoniosamente.

Mercoledì, 18 settembre 2024

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