Oltre 120 chiese da visitare con le Giornate del Romanico, anche in 14 paesi in provincia di Oristano - LinkOristano
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Oltre 120 chiese da visitare con le Giornate del Romanico, anche in 14 paesi in provincia di Oristano

Presentato il programma della manifestazione, che quest'anno coinvolge anche il Piemonte

san lussorio fordongianus foto francesca balia
La chiesa di San Lussorio a Fordongianus - Foto © Francesca Balia

Cagliari

Presentato il programma della manifestazione, che quest’anno coinvolge il Piemonte

Tra settembre e ottobre oltre 100 chiese romaniche apriranno le loro porte ai cittadini per visite guidate gratuite: 70 sono in Sardegna, 10 in Sicilia, 20 in Lombardia e – novità di quest’anno – 26 in Piemonte. È la proposta della seconda edizione delle Giornate del Romanico, progetto ideato come ente capofila dalla Fondazione Sardegna Isola del Romanico.

La manifestazione, che già al suo esordio lo scorso anno ha registrato un grande successo, è stata presentata questa mattina a Cagliari, nella sala consiliare di Palazzo Regio.

Sottolineato il coinvolgimento dell’associazione “In Collina”, grazie alla quale sarà possibile visitare 26 chiese romaniche in Piemonte. “La rete di Italia Romanica si amplia ad una nuova regione ricca di Romanico”, ha detto Antonello Figus, presidente della Fondazione Sardegna Isola del Romanico. “Cresce il numero dei siti che partecipano a questo evento nazionale e l’auspicio per il 2025 è quello di vedere altre regioni far parte del nostro percorso che punta alla valorizzazione del Romanico italiano”.

Anche in Sardegna la Fondazione cresce: oltre agli 88 comuni soci, altri tre hanno manifestato la volontà di aderire alla rete regionale.

Presentazione Giornate del Romanico
La presentazione delle Giornate del Romanico, a Cagliari

Le aperture in Sardegna. Il calendario regionale è molto ricco e garantisce un’offerta culturale legata alla storia, all’architettura e alla religione della Sardegna. Si comincia sabato 21 e domenica 22 settembre a Banari con l’apertura della chiesa di Santa Maria di Cea, a Bulzi con la chiesa del Crocifisso e nella Cattedrale di San Pantaleo a Dolianova. I visitatori potranno ammirare anche le bellezze della chiesa di Santa Chiara a Iglesias e della chiesa della Madonna del Carmine a Mogoro. A Orosei visite alla chiesa di Sant’Antonio Abate e a Oschiri la chiesa della Madonna di Castro. A Samassi si potrà visitare la chiesa di San Geminiano, a Semestene quella intitolata a San Nicola di Trullas mentre a Sindia si potrà ammirare la chiesa di Santa Maria di Corte. Porte aperte a Tratalias nella chiesa di Santa Maria di Monserrat, a Villa San Pietro si potrà visitare la chiesa di San Pietro e infine a Usini con la chiesa di Santa Croce.

Il secondo fine settimana, tra il 28 e il 29 settembre, porterà i visitatori ad Anela, Cossoine, Fordongianus, Galtellì, Masullas, Oschiri, Ottana, Porto Torres, Siddi, Silanus, Tratalias, Uta, Villa San Pietro, Villamar, Villaspeciosa.

Italia Romanica sarà protagonista anche a ottobre, sabato 5 e domenica 6, con aperture a Cabras, Cargeghe, Codrongianos, Florinas, Ghilarza, Ittiri, Orotelli, Oschiri, Ozieri, Ploaghe, Quartu Sant’Elena, Sardara, Solarussa, Tergu, Tramatza, Tratalias, Uri, Villamassargia, Zeddiani.

Il percorso si chiude nel week end del 12 e del 13 ottobre quando ad aprire le loro porte ai visitatori saranno le chiese di Bauladu, Bonarcado, Gesico, Guasila, Ittireddu, Milis, Olbia, Ollastra, Oristano, Oschiri, Pula, San Vero Milis, Santa Giusta, Santu Lussurgiu, Tratalias, Zerfaliu. Il programma completo si può trovare sul sito della Fondazione, totalmente rinnovato.

Ad occuparsi delle visite guidate gratuite saranno le guide turistiche ma anche gli alunni delle scuole. Italia Romanica, infatti, vuole essere anche un momento di partecipazione all’interno delle comunità, un’occasione di conoscenza profonda dei monumenti che sono giunti fino a noi.

La Fondazione Sardegna Isola del Romanico porta avanti attive collaborazioni con Curie, parrocchie, altre Fondazioni, Comuni, Pro loco, associazioni presenti nei diversi territori, tutti uniti da un obiettivo principale: tramandare la conoscenza del Romanico e poterla vedere valorizzata.

La luce del Romanico. Tra le novità di quest’anno in Sardegna c’è in programma anche una visita straordinaria alle chiese romaniche in notturna, alla luce delle candele. L’evento si svolgerà domenica 22 settembre nelle chiese di Nostra Signara di Castro ad Oschiri, Santa Maria di Monserrat a Tratalias, Santa Maria di Cepola a Quartu Sant’Elena, nella chiesa della Madonna del Pilar a Villamassargia e nella Basilica di Santa Giusta, proprio nel giorno in cui cade l’equinozio d’autunno, quando le ore di luce e buio sono le stesse.

L’appuntamento per i visitatori è alle 20: a ciascuno sarà consegnata una candela e si potrà vivere un momento suggestivo, fare un salto indietro nel tempo e attraversare l’interno delle chiese con la stessa luce con cui si poteva ammirare nel medioevo. Durante le visite sarà possibile seguire dei concerti di musica e canto sacro.

Romanico in Sardegna
La chiesa di Zuri

Quattordici guide. Durante ogni visita, in tutta la Sardegna, ai partecipanti saranno fornite gratuitamente le guidestampate dalla Fondazione Sardegna Isola del Romanico: si tratta di 14 guide curate dal professor Andrea Pala, docente di Storia dell’arte medievale presso l’Università di Cagliari. Si snodano lungo diversi percorsi al cui interno rientrano circa 10 chiese per ciascuno: l’itinerario “dei Re”, che va da Porto Torres ad Ardara; il “Rurale” da Olmedo a Ittireddu; “dei Monaci” da Bosa a Borutta; “dei Vescovi”, da Ozieri a Banari; “del Granito”, da Oliena a Santa Maria Coghinas. I percorsi proseguono da Santa Giusta a Santu Lussurgiu con gli itinerari “della Croce”, mentre si va da Orosei a Ottana con l’itinerario “dei Santi” e da Bauladu a Fordongianus con quelli “del Fiume”; da Norbello a Sorradile si prosegue con quelli “del Lago”; da Usellus e Sanluri con i percorsi “delle Reliquie”, spostandosi fino a Dolianova e Suelli con gli itinerari “del Drago”. Si conclude con gli itinerari “dei Cavalieri” da Sestu a Villaputzu, fino a toccare Cagliari e Pula con il percorso “del Mare” e giungere da Guspini a Decimoputzu con l’itinerario “del Metallo.”

Grande apprezzamento per l’iniziativa da parte dell’assessora regionale alla Cultura Ilaria Portas: “La valorizzazione delle chiese romaniche sarde riaccende un’importante luce sul nostro Medioevo, definito erroneamente in tempi passati età buia ed invece così culturalmente e storicamente vivace, e con un patrimonio artistico di alto rilievo”, ha detto. l’assessora. “L’idea di svolgere le Giornate del Romanico 2024 contemporaneamente in Sicilia, Lombardia e Piemonte, offrendo la possibilità di visitare più di cento chiese, crea una rete di grande spessore culturale con Regioni le cui sorti si sono storicamente intrecciate con la nostra Sardegna. Grazie quindi al Presidente Antonello Figus, che ha sempre fortemente creduto in questo progetto e a tutta la Fondazione Sardegna Isola del Romanico per il lavoro svolto”.

Mercoledì, 18 settembre 2024

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