Pellegrini dall'Oristanese alle Baleari, alla scoperta delle origini della Madonna di Spagna - LinkOristano
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Pellegrini dall’Oristanese alle Baleari, alla scoperta delle origini della Madonna di Spagna

Per il gruppo, guidato da don Ignazio Serra, tappa anche a Saragozza

I pellegrini in viaggio in Spagna, con don Ignazio Serra
I pellegrini in viaggio in Spagna, con don Ignazio Serra

Maiorca

Per il gruppo, guidato da don Ignazio Serra, tappa anche a Saragozza

Un piccolo gruppo di pellegrini sardi ha intrapreso all’inizio di settembre un viaggio in Spagna, con due obiettivi: proseguire le ricerche sull’origine del simulacro della Madonna di Spagna, a Maiorca, e compiere un pellegrinaggio presso la Madonna del Pilar, a Saragozza. La missione – guidato da don Ignazio Serra e con Cristina Orrù, Patrizia Lampis, Giuseppe Berrutti, Giacomo Oppo e Donatella Uccheddu – era accompagnata da grande attesa, soprattutto dopo che lo scorso 11 agosto il Diario de Mallorca aveva dedicato una pagina all’iniziativa, invitando la popolazione maiorchina a offrire il proprio aiuto per svelare il mistero delle origini della statua oggi custodita a San Vero Milis.

La ricerca, però, ha prodotto risultati contrastanti. Appare remota la possibilità che statua della Madonna di Spagna sia partita da Maiorca. La vicaria dell’Ufficio del patrimonio della Diocesi di Maiorca, Sandra A. Rebassa, ha spiegato che possibilità che il simulacro sia stato gettato in mare dall’isola delle Baleari sono molto basse. Questo perché durante la Guerra civile spagnola, Maiorca, essendo favorevole al regime della Falange, non subì attacchi contro le immagini religiose. Rebassa ha suggerito di cercare nella penisola iberica, e in particolare in Catalogna.

Dopo aver visitato senza successo i paesi della costa orientale di Maiorca, da Alcudia fino a Capdepera, la pista catalana è sembrata quella più promettente. La vicaria ha quindi messo il gruppo in contatto con monsignor Robert Baró, direttore del Segretariato diocesano di arte sacra e beni culturali dell’Arcivescovado di Barcellona, dando inizio a una nuova fase dell’indagine.

“La missione di continuare la ricerca”, ha spiegato don Ignazio Serra, “passa ora nelle mani di don Nicola Pinna, nuovo parroco di San Vero Milis, che eredita così il compito di proseguire questa affascinante investigazione per tutta la comunità sanverese. In segno di gratitudine per il sostegno ricevuto, la delegazione sarda ha donato al vescovo di Maiorca, monsignor Sebastià Taltuvall, una ceramica raffigurante la Madonna di Spagna, consegnata tramite il suo segretario particolare, Miquel J. Rosselló. Il breve soggiorno a Maiorca è stato anche l’occasione per conoscere meglio la comunità religiosa locale. A Valldemossa, presso la Casa Pureza de Maria, il gruppo è stato accolto con grande calore da suor Margherita, la quale ha reso il soggiorno un’esperienza di ristoro non solo fisico ma anche spirituale. La località è nota per la sua quiete e la presenza di una rete di sentieri perfetti per il trekking, oltre che per essere la terra natale di Santa Catalina Thomàs, la prima santa dell’isola”.

Pellegrini oristanesi donano una ceramica raffigurante la Madonna di Spagna
I pellegrini oristanesi hanno donato una ceramica raffigurante la Madonna di Spagna

“A Saragozza”, ha aggiunto don Ignazio Serra, “il gruppo ha invece trovato ospitalità presso le Misioneras Eucarísticas de Nazareth, a pochi passi dalla Basilica del Pilar, considerata il luogo della più antica apparizione mariana della storia. Qui, la figura della Madonna è venerata come Madre dei popoli ispanici, attrazione di migliaia di fedeli da tutto il mondo. Anche qui l’accoglienza è stata calorosa, con suor Patricia che ha fornito preziose informazioni sulla spiritualità locale. Oltre agli aspetti spirituali, il viaggio ha portato alla luce un interessante legame tra la Sardegna e la Madonna di Lluc, venerata nel celebre santuario di Maiorca. Questo culto sembra essere stato introdotto a Barumini dalla balia della famiglia Zapata, Francesca Sucharello, e oggi è raffigurato in un dipinto nella parrocchiale di Villanovafranca. La storia della Madonna di Spagna, dunque, si intreccia con antiche tradizioni e continua a stimolare la curiosità della comunità sarda. La ricerca della Madonna di Spagna rimane ancora aperta, con nuove piste da esplorare in Catalogna e oltre. Il legame spirituale tra la Sardegna e la Spagna, invece, si rafforza con ogni passo compiuto da questi pellegrini moderni, unendo comunità lontane sotto lo stesso segno di fede e speranza”.

Lunedì, 23s settembre 2024

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