Cabras
Il racconto di un’avventura nata grazie a Salvatore Meloni e a sua moglie Rosa
Cinquant’anni per l’hotel ristorante Sa Pedrera. Un compleanno importante che segna il 2024 di questa elegante struttura a pochi chilometri da Cabras, immersa nel Sinis e alla quale in tanti hanno annodato indelebili ricordi. C’è chi ha consumato il pranzo di nozze; chi si è ritrovato con parenti e amici per una prima comunione, un battesimo o una cresima. Piacevoli momenti nella vita di una famiglia o di un gruppo di amici, magari per un compleanno.
La storia di “Sa Pedrera”, che compie mezzo secolo è il sogno di una famiglia di imprenditori. Una storia nata nel 1974, quando Salvatore Meloni e sua moglie Rosa aprirono quest’attività nella loro terra d’origine. Un sogno, appunto, coltivato per anni e che inizialmente prese forma con l’apertura del solo ristorante: “Il ristorante Sa Pedrera”, in italiano “la pietraia”.
Ma per raccontare questa vicenda, è necessario anche fare un passo indietro. Sino alla partenza di Salvatore Meloni, giovanissimo, che lasciò Cabras per raggiungere Castel Fusano (una zona di Roma) e per frequentare la scuola alberghiera. Dopo aver conseguito il diploma, la sua voglia di crescita professionale lo portò a girare l’Europa, facendo tappa in Francia, Inghilterra e Scozia, lasciando i suoi due amori, Rosa, all’epoca sua fidanzata, e il Sinis. Ma il suo sacrificio aveva uno scopo ben preciso: creare un progetto audace e ambizioso con la sua compagna.
Al suo ritorno in Sardegna, Salvatore si trasferì a Cagliari con Rosa, che nel frattempo era diventata sua moglie: nel capoluogo sardo ottenne il ruolo di maître presso il famoso Hotel Forte Agip.
Dopo l’esperienza cagliaritana, il rientro a Cabras. Qui, con Rosa sempre al suo fianco, nel 1974 realizzò, appunto, quel sogno tanto desiderato: “Sa Pedrera”.
Si comincia da qui. “In un’epoca in cui parlare di turismo nel Sinis sembrava prematuro, poiché le uniche attività erano agricoltura e pesca, Salvatore vide in quella terra un incredibile opportunità per mettere in pratica ciò che l’esperienza vissuta in Europa gli aveva lasciato”, raccontano all’hotel ristorante Sa Pedrera.
Il 1974 fu un anno magico: il ritrovamento delle statue dei Giganti di Mont’e Prama – a due passi dal ristorante – trasformò il tranquillo Sinis in una terra imperniata di antichi misteri.
“Nel corso degli anni, la zona ha iniziato ad essere frequentata da primi turisti attratti dal mare cristallino con spiagge bianche, come Is Arutas, Mari Ermi e Maimoni; e dalla suggestiva laguna di Mistras, oggi zona protetta e habitat dei fenicotteri”, ricordano ancora. “Senza dimenticare la città fenicio-punica di Tharros, la meravigliosa chiesetta di San Giovanni e l’ipogeo di San Salvatore. Il Sinis si è trasformò esattamente in ciò che Salvatore vide: una terra che con la sua storia e bellezza naturale è una meta ambita”.
Ma Salvatore e Rosa non vollero fermarsi al solo ristorante. “I loro clienti iniziarono a chiedere anche camere per dormire, volevano conoscere di più il Sinis”, prosegue il raccontato. “Da qui l’idea di un nuovo obiettivo, un nuovo progetto: un Hotel per accogliere le crescenti richieste di ospitalità”.
Nel 1987 un nuvola di tristezza arrivò, però, ad offuscare il cielo di Sa Pedrera: “La prematura scomparsa di Salvatore fermò tutto e Rosa, nel suo dolore, ripose nel cassetto il progetto di apertura dell’hotel”.
Un momento di tristezza, superato, però, dalla volontà di preservare quel vecchio sogno da cui tutto nacque. Così, due anni dopo, nel 1989 la svolta: Rosa e la sua famiglia, cogliendo le opportunità che in quel periodo caratterizzavano lo sviluppo turistico sardo, tirò fuori dal cassetto il progetto suo e di Salvatore e nel 1994 – ben 30 anni fa – nacque l’Hotel Sa Pedrera.
Tutto fu concepito seguendo l’idea iniziale di Salvatore, con uno stile che richiamava le antiche case campidanesi, caratterizzato da un ambiente caldo e ospitale. Il giardino interno, con gli alberi secolari di ulivo, la macchia mediterranea e piccole cascate che con il gradevole suono dell’acqua, offrono un’atmosfera di totale serenità; che rendono la vacanza in quel territorio tanto caro al proprietario un’esperienza unica.
“Gli ospiti sono accolti come parte della famiglia, e l’ospitalità è seguita con cura, tutto ciò per far conoscere e far innamorare del nostro Sinis”, dicono a Sa Pedrera. “Forse questa è la miglior eredità che Salvatore ha lasciato a tutti noi”.
Per vivere il Sinis e tuffarsi in una storia familiare lunga 50 anni è possibile trovare tutte le informazioni sul sito ufficiale dell’Hotel & Restaurant “Sa Pedrera” a questo link.
Lunedì, 3 giugno 2024
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